Oltrepassai il portiere del Baltimore e lo odiai subito, lui e i suoi galloni dorati, il suo metro e ottanta e la sua dignità, quando un’automobile nera si fermo accanto al marciapiede e…
No, siamo a Sanremo. Anno 2022. Prima serata dell’Amadeus Ter. Dite che non è emozionante abbastanza da meritare un pezzo? Mi tocca smentirvi. Lo è, per un mucchio di gente.
Però, dare dei voti, che lavoraccio. Questo farò. Iniziamo.
Achille Lauro. Domenica. A petto nudo. A casa c’è chi inizia ad avere caldo. Tiene il palco, il ragazzo. La canzone ‘sta nella sua cifra’ ma ne fa venire in mente un’altra, Rolls Royce. Ah, era sua? Vabe’, si autocoverizza. L’Harlem Gospel Choir completa il quadro, divinamente. Poi Lauro mette la ‘manina malandrina’ dentro i pantaloni di pelle: pare che qualcuno dalle parti di Bologna abbia aperto il pc verso i lidi di Pornhub (o OnlyFans?). 6
Yuman. Ora e qui. Sono molto dispiaciuto. Mi si è bruciato il toast, non ho ascoltato bene. Perdono, Yuman.