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Sanremo 2022, Malgioglio: “Ecco per chi tifo quest’anno. Io? Sul palco senza trucco, come mi sveglio al mattino, col mio monologo sull’omofobia”

"Mi piacerebbe piaciuto andare al Festival di Sanremo. Non come cantante ma mi sarebbe piaciuto per far vedere un Malgioglio diverso, senza la sua maschera e senza trucco. Un Malgioglio inedito, come mi sveglio al mattino, per raccontare l'omosessualità come viene trattata nel mondo. Mi sarebbe piaciuto fare un discorso straordinario e forte su questo tema", ha raccontato il paroliere a FQMagazine. E poi un appello ai vertivci di RaiUno...

di Giulio Pasqui

Mahmood e La Rappresentante Di Lista, ma anche Sangiovanni, Irama, Massimo Ranieri e Iva Zanicchi. Cristiano Malgioglio fa il tifo per loro all’imminente Festival di Sanremo, che commenterà ogni sera in diretta su Rtl102.5 e anche a La Vita in Diretta mercoledì e venerdì. Come tutti noi, anche lui non ha ancora sentito i brani, tranne quello de Le Vibrazioni (“L’ho sentito ed è un brano pazzesco, un bel rock. Dopo i Maneskin, un altro gruppo torna al Festival. Lui, Francesco Sarcina, ha una voce pazzesca, sa stare in scena, è bravo. Mi piace la loro canzone”).

Quest’anno a Sanremo ci sarà Drusilla Foer, una scelta che ha fatto molto discutere. Che ne pensa?
“Ho lavorato due anni con Drusilla da Chiambretti. È un personaggio molto intelligente, mi piace la sua ironia. Amadeus ha fatto una bella scelta”.

Perché non lei? Le sarebbe piaciuto andarci?
“Certo, mi sarebbe piaciuto andare al Festival di Sanremo. Non come cantante ma mi sarebbe piaciuto per far vedere un Malgioglio diverso, senza la sua maschera e senza trucco. Un Malgioglio inedito, come mi sveglio al mattino, per raccontare l’omosessualità come viene trattata nel mondo. Mi sarebbe piaciuto fare un discorso straordinario e forte su questo tema. Sarebbe stato molto importante per me, dato che ho avuto l’opportunità di girare il mondo, e dato che ho tanti amici stranieri che vivono in certe Nazioni. Forse avrei potuto sensibilizzare sull’omofobia, che è un cancro ovunque”.

Cosa avrebbe detto?
“Fidel Castro metteva gli omosessuali in carcere… ecco, sarei voluto partire da lui. Al termine della sua vita, grazie a sua nipote, si è pentito di quel che ha fatto. Mariella Castro, la nipote, sta facendo tantissimo per il movimento LGBTQ+ e far capire che non deve esserci nessun tipo di discriminazione. Questa donna è stata un vero miracolo, si è battuta con forza per la comunità gay. Le voglio molto bene, e me ne vanto di essere suo amico: lei mi ha voluto accanto a sé durante due manifestazioni a L’Avana e sono molto felice di esserci stato. Per non parlare di altre nazioni… Avrei voluto fare un elenco di tutti i Paesi, un discorso molto profondo. Sarebbe stata un’occasione importante per far emergere un aspetto inedito di Malgigolio”.

Non ha ancora sentito i brani, ma ha letto i testi?
“Ho letto i testi di tutte le canzoni, certo. Sinceramente non ci sono delle grandi poesie. Addirittura ci sono alcune canzoni scritte da sette autori. Ma devono scrivere una canzone o un romanzo di Cesare Pavese? Non so come facciano a scrivere una canzone in sette: mettono una parola per uno? Non lo so, i grandi autori della mia generazione come Calabrese o Bigazzi scrivevano sempre da soli, e sfornavano dei capolavori. Speriamo che siano delle belle canzoni”.

C’è qualche testo che le è piaciuto particolarmente?
Jovanotti ha scritto un bellissimo testo per Gianni Morandi. È molto poetico anche il testo di Massimo Ranieri. Invece ho letto un testo lunghissimo di Noemi, non so nemmeno come faccia a impararlo tutto. Sembra la Divina Commedia!”.

C’è stata una mezza polemica sul testo della canzone di Iva Zanicchi. Dicono che sia un brano erotico, anche se lei ha smentito questa ipotesi…
“La Zanicchi è una che non ha bisogno di avere “Imagine” per fare bella figura. Con la sua voce, penso che voleranno tutti i parrucchini dell’Ariston. La sua voce non invecchia mai, come quelle di Morandi e Ranieri. Mi spiace che ne parlino in questi termini. Tra l’altro, vi annuncio che dopo questa canzone arriverà una grande bomba per Iva, che porta la mia firma: sarà il pezzo che farà rabbrividire tutti dalla bellezza. Non posso anticipare altro”.

Rettore canta “delle suore me ne sbatto totalmente”, è già polemica anche per lei.
“C’è chi se ne sbatte, e c’è chi non se ne sbatte. Mica tutti abbiamo gli stessi pensieri. Spero che abbia fatto una bella canzone, me lo auguro per lei. Donatella è stata molto innovativa in passato, a partire da Il Kobra e Splendido Splendente. Sono contento che Amadeus l’abbia presa in questo cast”.

Mi sta parlando bene di tutti. Così non vale… C’è qualche nome per cui ha pensato “E questo chi è?”.
“C’è stato qualche nome, infatti all’indomiani dell’annuncio del cast sono dovuto andare su Youtube per capire di chi stessimo parlando. L’unico dubbio che mi assale è su questa ragazza spagnola, Anna Mena, com’è che si chiama?! Se dovesse vincere, ci rappresenterà una spagnola all’Eurovision? Io preferirei che ci fosse un’italiana, lo dico sinceramente”.

E se vincesse un artista più grande come Ranieri e Morandi?
“Se io dovessi vincere Sanremo darei il mio posto a un giovane per andare all’Eurovision, come fecero gli Stadio con Francesca Michelin. Ma un cantante super popolare come Gianni Morandi sarebbe divertente, perché no? È bello anche mischiarsi con questi giovani, sarebbe una sfida”.

Un testo brutto proprio non l’ha letto?
“Vedo molte canzoni dove dicono in continuazione questa parola “baby”. È tutto un “baby, baby, baby”, non capisco perché. Certo, i giovani di oggi hanno tutto un altro tipo di linguaggio. Ascoltano il rap, la trap, eccetera… Io non sono un nostalgico, mi piace l’innovazione ed è giusto che ci sia anche un linguaggio diverso, più al passo con i tempi. Ma ecco, mi è venuto in mente un testo che non mi piace…”.

Quale? Ci dica!
“Non mi piace il testo della canzone di Giusy Ferreri. Avrei preferito per lei una canzone tosta, di quelle belle, con un grande racconto. Sono molto legato a lei, pensi che l’avevo scoperta a “X Factor” assieme a Simona Ventura. Giusy ha una voce meravigliosa, e per questo vorrei sentirla cantare qualcosa di potente per smarcarsi dal mondo dei tormentoni. A un certo punto la sua canzone parla dei treni presi di domenica per amore… ma se uno è innamorato, il treno lo prende anche il lunedì, il martedì o il mercoledì. Queste cose mi fanno impazzire”.

E l’autotune? Ci sono un bel po’ di artisti che lo useranno, come Blanco, Rkomi, Achille Lauro… Che ne pensa?
“Non avrei mai preso in gara delle persone che vanno a cantare con l’autotune. Dovrebbero cantare con la loro voce limpida, senza nessun effetto. Pensi che una ragazzo ha vinto il concorso per la Spagna per partecipare all’Eurovision ma ha dovuto rinunciare perché il regolamento del Festival vieta l’uso dell’autotune. Ecco, lì bisogna andare con la voce pulita, e meno male! Anche io potrei cantare l’Aida con l’autotune”.

Insomma, cosa si aspetta da questo Festival di Amadeus?
“Amadeus ha messo in piedi un cast straordinario, gli faccio un grande in bocca al lupo. Mi piace che abbia scelto sia dei rappresentanti della vecchia generazione che della nuova, è bellissimo questo scontro. Anche se molti nomi appaiono sconosciuti, nel mondo dei giovani sono celeberrimi. Lo scorso anno Amadeus ha avuto un grandissimo fiuto con i Maneskin che hanno questo grande successo a livello internazionale. Ha scommesso su Madame, un’altra di quelle brave. C’è stato il miracolo di Orietta Berti, che grazie a Sanremo ha fatto questo grande successo con Fedez e Achille Lauro”.

Per chi farà il tifo quest’anno?
“I giovani sono quasi tutti vincenti. Ho letto il testo di Michele Bravi: è molto bello. Tifo molto anche per La Rappresentante di Lista. E poi faccio il tifo per Mahmood, è un ragazzo speciale. Sarebbe straordinario se ritornasse all’Eurovision. Due anni fa non l’ha vinto per un soffio, sarebbe una rivincita”.

Per il commento dell’Eurovision, si parla di una conferma sua con Gabriele Corsi. C’è qualcosa di ufficiale?
“Subito dopo “Tale e Quale”, sarei dovuto partire per andare in Inghilterra. Il mio inglese parlato è davvero orrendo, è un misto di tante lingue diverse. Così volevo fare una full immersion con alcuni insegnanti per poi tornare da Coletta e dire ‘Sono pronto a condurlo io’ (ride, Ndr). Non so se io e Corsi torneremo, lo leggo in giro: sarebbe molto bello. Lo scorso anno abbiamo fatto una bellissima figura con un audience enorme. Anzi, vorrei lanciare un appello, se posso…”.

Ma certo, prego!
“Caro Coletta (direttore di Rai1, ndr), caro Fasulo (vicedirettore di Rai1, ndr), io ci sono! Non lasciatemi con questo dolore immenso e questa ansietà. Ditelo subito se sarò coinvolto nell’Eurovision affinché io possa vivere in tranquillità (ride, ndr)”.

Sanremo 2022, Malgioglio: “Ecco per chi tifo quest’anno. Io? Sul palco senza trucco, come mi sveglio al mattino, col mio monologo sull’omofobia”
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