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Sanremo 2022, Ornella Muti e la figlia Naike Rivelli posano con gioielli a forma di marijuana: scoppia la polemica e la politica va all’attacco

Che Muti madre e figlia siano in prima linea per la legalizzazione della cannabis medica non è esattamente un mistero e appena qualche mese fa, a settembre, avevano lanciato una no profit (Ornella Muti Hemp Club) che si batte per il supporto ai malati, propone iniziative di «green economy» e avevano messo in commercio una linea di prodotti realizzati proprio con la cannabis

di Francesco Canino

Ad infiammare la vigilia di un Festival quanto mai povero di polemiche, ci ha pensato Ornella Muti. A poche ore dal debutto sul palco dell’Ariston al fianco di Amadeus, sarà lei la prima co-conduttrice di Sanremo 2022, l’attrice ha postato sui social una foto in cui indossa bigodini, occhiali da sole e soprattutto una collanina con un ciondolo a forma di foglia di marijuana. Al suo fianco la figlia Naike, una reginetta di provocazioni, che per non farsi mancare niente oltre alla collana sfoggia pure degli orecchini con lo stesso simbolo. Una “parure” sui generis che ovviamente non poteva passare inosservata e che ha stuzzicato gli appetiti della politica. Che Muti madre e figlia siano in prima linea per la legalizzazione della cannabis medica non è esattamente un mistero e appena qualche mese fa, a settembre, avevano lanciato una no profit (Ornella Muti Hemp Club) che si batte per il supporto ai malati, propone iniziative di «green economy» e avevano messo in commercio una linea di prodotti realizzati proprio con la cannabis. «Da oggi ci siamo anche noi! Ci sono 6 milioni di consumatori di cannabis che sono costretti a rivolgersi alle mafie. Noi vogliamo dare voce alle persone che i politici proibizionisti vorrebbero sbattere in galera!», spiegavano l’attrice e la figlia.

E il gioiello-provocazione, ora che la Muti è sotto i riflettori festivalieri, non è piaciuto proprio ai politici. In particolare a due deputati di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone, commissario di Vigilanza Rai, e Maria Teresa Bellucci, capogruppo in commissione Affari Sociali, che hanno vergato un durissimo comunicato contro l’attrice. «Riconosciamo in Ornella Muti una grande icona del cinema italiano, ma riteniamo improprio il sostegno alla liberalizzazione della cannabis espresso in un post da parte della co-conduttrice di Sanremo». Poi i due onorevoli di FdI se al prendono con il Festival: «Non vorremmo che Sanremo possa diventare il megafono delle posizioni del fronte della cannabis libera e del referendum. Tanto più di fronte ai recenti fatti di cronaca che vedono coinvolta la sorella di Ornella Muti, Claudia, in una maxiretata per smercio di sostanze stupefacenti. La riteniamo un’esternazione impropria. L’uso della cannabis in Italia è illegale, se non per uso terapeutico». Non ha gradito neppure l’ex senatore Carlo Giovanardi: «È una cosa tristissima, vedere che si dà spazio a chi promuove questa cultura della morte». Amadeus prenderà le distanze?

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