Un operaio di circa 50 anni è morto in mattinata all’interno dell’azienda “Ecoprogetto” di Fusina (Venezia), dopo essere precipitato da un’impalcatura. I sanitari del Suem 118, il Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza in Italia, intervenuti sul posto, hanno cercato invano di rianimarlo e non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, avvenuto all’istante. Sul posto è intervenuta la polizia ed è stato attivato contestualmente lo Spisal, il Servizio prevenzione igiene sicurezza ambienti di lavoro.
Sempre nel corso della mattinata un agricoltore di 56 anni è morto a Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano, travolto dal mezzo agricolo che stava conducendo. L’uomo è morto prima dell’arrivo dei soccorsi del 118. Sul posto anche carabinieri, vigili del fuoco e personale dell’Ats che dovranno chiarire la dinamica della tragedia. Secondo le prime informazioni l’uomo, contitolare con il fratello di un’azienda agricola che si trova a Grole, frazione di Castiglione delle Stiviere, stava tornando verso la cascina a bordo di un muletto. Lungo la strada sterrata tra i campi che stava percorrendo, rialzata rispetto al piano di campagna, il 56enne avrebbe perso il controllo del carrello elevatore. Il mezzo è finito fuori strada lungo la scarpata piegandosi su un fianco e travolgendo l’agricoltore, rimasto incastrato tra i montanti del muletto.
E ancora, nella provincia di Frosinone – Sora – un operaio ha perso la vita colpito da una lastra volata a causa dal forte vento. È accaduto intorno alle 8.30 nella ditta Sider Lazio che si occupa di recupero materiali. L’uomo, secondo le ricostruzioni, è morto sul colpo. Sul posto per le indagini i carabinieri: parte della ditta è stata posta sotto sequestro.
L’Inail ha di recente diffuso i dati sul numero dei decessi riferiti all’anno 2021: le denunce sono state 1.221. Meno rispetto al 2020 – quando i decessi per Covid contratto sul lavoro hanno pesato moltissimo – ma di più rispetto agli anni precedenti (erano stati 1.156 nel 2019, 1.218 nel 2018, 1029 nel 2017, 1104 nel 2016). Il numero era stato maggiore solo nel 2015, con 1.286 morti. Questi stessi dati, insieme ai più recenti casi di cronaca, sono stati citati in una nota dai sentori del M5S della commissione Lavoro di palazzo Madama, che hanno poi proseguito: “Ci chiediamo quante altri morti dovremo contare prima che le altre forze politiche della maggioranza diano una manifestazione di esistenza, assumendosi la responsabilità di dare un segnale chiaro al Paese. Torniamo a chiedere l’avvio di una riflessione, affinché in tempi rapidi si arrivi all’approvazione del ddl istitutivo della Procura nazionale del Lavoro all’esame delle commissioni Lavoro e Giustizia del Senato. Abbiamo il dovere di agire. Questa strage quotidiana va fermata”.