“Da Fiorello una pagliacciata, fatta su una rete nazionale pagata anche da quelli che ha preso in giro. Fiorello è pagato anche da quelli che ha messo in ridicolo, per fortuna la maggioranza degli altri 50 milioni di italiani non ha visto Sanremo. A questo punto tolgano il canone Rai dalla bolletta della luce. Siamo stanchi di queste prese in giro. Tanto il 14 febbraio assedieremo Roma”. Va all’attacco contro Fiorello il leader del movimento ‘No green pass Torino‘, Marco Liccione. L’attivista No Vax si è scagliato contro lo showman siciliano e, ai microfoni dell’Adnkronos, ha criticato duramente la gag che ha fatto nella prima serata del Festival di Sanremo 2022, in cui fingeva di avere il braccio fuori controllo per colpa del microchip.
Ma Liccione non è l’unico tra i no vax a storcere il naso: anche Fabrizio Nusca, promotore di Libera Scelta, il comitato che organizza manifestazioni contro l’obbligo del green pass, ha commentato in modo critico: “Non guardo Sanremo” ma “ieri sera sono stati ridicoli”, ha detto sempre all’Adnkronos. “Dovrebbero affrontare la cosa molto più seriamente, dando l’esempio – sostiene- certe scelte sono libere e ponderate e devono essere accettate e rispettate. Invece loro stanno facendo l’opposto, stanno gettando benzina sul fuoco”.
Secondo Nusca “non è accettabile” una gag del genere. “Chi ha liberamente scelto di non fare il vaccino lo ha fatto consapevolmente e nel rispetto della Costituzione – afferma -. Sentendosi ridicolizzato secondo me potrebbe anche offendersi, è un atteggiamento che non giova alla serenità del Paese“. Per Nusca fanno bene le persone che boicottano Sanremo “perché così non è di tutti – evidenzia -. Sanremo sta discriminando, ci ritroviamo a dover affrontare il tema della discriminazione, così come è già avvenuto nella storia. E’ pericoloso e triste, perché si continua a riderci sopra. Ed è anche un’offesa per chi ha vissuto situazioni drammatiche perché discriminato. Tutto ciò mi mette molta tristezza”, conclude.