“La dignità. Dignità è azzerare le morti sul lavoro, che feriscono la società e la coscienza di ognuno di noi. Perché la sicurezza del lavoro, di ogni lavoratore, riguarda il valore che attribuiamo alla vita. Mai più tragedie come quella del giovane Lorenzo Parelli, entrato in fabbrica per un progetto scuola-lavoro. Quasi ogni giorno veniamo richiamati drammaticamente a questo primario dovere della nostra società”. Inizia così l’ultima parte del discorso d’insediamento, il secondo per lui, che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato davanti alle Camere riunire in seduta comune. E se sette anni fa fu “speranza” la parola che usò di più, questa volta è invece dignità, declinata in molteplici impegni e sfide che il capo dello Stato elenca all’Aula. Dalla lotta alla violenza sulle donne, ai diritti dei disabili, dalle condizioni delle carceri, alla lotta alla mafia. E ancora: il contrasto delle povertà e la difesa della dignità dei migranti. Nel video il passaggio integrale
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