Calcio

Domeniche bestiali… Il calciatore protesta violentemente per l’espulsione, l’arbitro tira fuori la pistola

La rubrica del giovedì con il bestiario di ciò che accade nelle serie minori del pallone italiano (e non solo). Le perle nei comunicati della giustizia sportiva regionale, quelle dei calciatori in campo e dei giornalisti in tribuna stampa

Le domeniche bestiali stanno tornando: tornano le gare, tornano le espulsioni, tornano i comunicati dei giudici sportivi e racconti degli arbitri che assumono toni poetici. E noi li accoglieremo a braccia aperte e a gamba tesa, ma non pistola alla mano come pure accade in qualche bestiale altrove. Tornano le domeniche bestiali ma si appresta a lasciarci, ahinoi, l’amata Coppa d’Africa col suo calore, colore e con le sue stupende bizzarrìe. Ci lascia, ma tornerà…altrimenti prenderemo il numero di targa.

A’LIVELLA
A volte le parole servono a poco. E’ il caso della replica della “Livella” di Totò andata in scena a Pra, in Liguria, dove la locale società è stata multata di 100 euro. Il motivo? E’ tutto da leggere nel comunicato del Giudice Sportivo: “A titolo di responsabilità oggettiva, per il comportamento noncurante del proprio dirigente addetto all’arbitro in quanto, a fine gara, dopo che il ddg aveva fatto la doccia e si era vestito, lo stesso usciva dallo spogliatoio per lasciare l’impianto sportivo, ma trovava il cancello per poter uscire dal corridoio degli spogliatoi chiuso con il lucchetto, senza che più nessuno fosse presente. Verificato che il custode se ne era andato ed era quindi bloccato all’interno degli spogliatoi senza poter uscire, il ddg doveva contattare i propri vertici, tramite i quali rintracciava una persona della società per farsi aprire, solo dopo 45’”. A Totò un’esperienza del genere ha tirato fuori un capolavoro, chissà se accadrà anche all’arbitro ligure.

MANI IN ALTO: QUESTO E’ UN CARTELLINO!
Che gli arbitri siano stufi di maltrattamenti e angherie è profondamente giusto. Che si esageri nel farsi giustizia dunque può capitare. Beh insomma, non proprio come in Brasile dove un non meglio precisato “Mauro” come racconta la pagina Facebook “Roba da Arbitri”, in un match di calcio a 5 nel Rio Grande do Sul non ha granché tollerato le proteste post espulsione di un giocatore. Prima ha risposto con un pugno, poi ha tirato fuori la pistola quando la squadra lo ha accerchiato, picchiando pure i giocatori sotto la minaccia della pistola. Pare sia un membro della polizia militare, e pare che la federazione valuterà se ha commesso violazioni: a occhio proprio non sembra.

PAGARE MONETA SENTIRE INTERVISTA
Ci mancherà la Coppa d’Africa, ci mancherà quel colore, quel calore e quell’autenticità che tanto affini sono ai valori intrinsechi di questa rubrica. Ci mancherà vedere uno sconosciuto irrompere nella sala interviste dopo la partita tra Burkina Faso e Tunisia e prendersi microfoni e cavi prima che il ct risponda alle domande. Ci mancherà vedere la polizia fermare lo sconosciuto come ci mancherà sapere che era una forma di protesta per aver noleggiato l’attrezzatura al comitato organizzatore e non essere stato pagato.

DA PRA AL PRA
Sopra abbiamo visto la multa affibbiata al Pra, ora invece passiamo al Pra, inteso come Pubblico Registro Automobilistico. Infatti il Lanusei, società di Serie D, è stata multata per 2500 euro: “Per avere propri sostenitori, per la intera durata della gara e al termine della stessa, rivolto espressioni offensive e ingiuriose all’indirizzo della Terna Arbitrale. Uno dei sostenitori avvicinava l’auto degli Ufficiali di gara mentre si apprestava a lasciare l’impianto di gioco, colpendo con un forte calcio il paraurti anteriore (facendo cadere la targa) e con un pugno il finestrino lato guidatore”.