I titolari: "Siamo rimasti veramente colpiti dal sostegno ricevuto, che non ci ha abbandonato un solo istante da quando abbiamo scoperto dell'incendio. Proveremo a ringraziare ad uno ad uno tutti quelli che ci hanno dato una mano". Secondo alcune ricostruzioni le fiamme erano divampate a causa di un sovraccarico elettrico
Che il co-working e ristorante, nonché presidio di diritti umani e simbolo di inclusione sociale, Moltivolti, fosse un posto importante i soci fondatori e frequentatori lo sapevano già. Dopo l’incendio della notte tra sabato 29 e domenica 30 gennaio hanno capito che è anche un posto necessario. La prova è arrivata a 48 ore dal lancio della campagna di raccolta fondi per riaprirlo il prima possibile. È stata lanciata da Libera Terra, l’associazione di Don Ciotti che a Palermo ha sede proprio dentro al locale. In pochi giorni sono stati raccolti 55mila euro.
Tra donatori e sostenitori della causa ci sono volti noti come quello di Cecilia Strada, Roy Paci, il sindacalista Aboubakar Soumahoro, ma anche l’Hotel Bellevue di Monaco in Germania (un’attività affine a Moltivolti), Lega Coop Sicilia, l’Arci, la Cgil, Confcommercio, i Valdesi, la scuola Gonzaga, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il deputato Erasmo Palazzotto, Nicola Fratoianni, l’Ex ministro Peppe Provenzano. Inoltre, i gruppi politici palermitani e regionali di: Pd, Sinistra Comune e Cinque Stelle. E ancora, la Ong Mediterranea – che da più parti del mondo ha attivato raccolte fondi grazie ai vari presidi – il circuito del comitato di quartiere Sos Ballarò, tante associazioni locali come Handala, Kala Onlus, Palma Nana. In tantissime scuole si sono attivati studenti e professori. Appelli a sostenere l’impresa sociale in ginocchio sono rimbalzati in lungo e in largo per lo stivale oltrepassando i confini.
In totale al momento sono circa 1100 i donatori che hanno fatto arrivare la propria vicinanza attraverso l’iban di Libera Terra contro le Mafie. “Come soci fondatori di Moltivolti”, dice Claudio Arestivo, “Siamo rimasti veramente colpiti dal sostegno ricevuto, che non ci ha abbandonato un solo istante da quando abbiamo scoperto dell’incendio. Proveremo a ringraziare ad uno ad uno tutti quelli che ci hanno dato una mano. Sono i vecchi e nuovi volti di un locale che ha costruito un progetto di respiro internazionale, e che per questo ha pezzi di comunità sparsi in tutto il mondo che ora si stanno stringendo all’interno di questi nostri 400 metri quadrati nel cuore di Palermo”.
L’appello è anche arrivato anche a Sanremo grazie ad un Tweet de La Rappresentante di Lista che questa mattina ha scritto: “È da un paio di giorni che volevo scriverlo. A Palermo uno dei simboli del cambiamento possibile ha subito un gravissimo incendio”, invitando i propri followers a sostenere la causa. Diversi artisti capitanati da Igor Scalisi Palminteri si sono resi disponibili per rifare – non appena sarà possibile – la parte artistica del locale: prima dell’incendio infatti Moltivolti era pieno di tanti visi dipinti alle pareti, con vele al soffitto che riprendevano il movimento del mare che in estate servivano per rinfrescare l’aria. “La cosa che ci fa felici”, conclude Arestivo, “è la conferma che la visione che ha animato l’apertura di questo spazio – otto anni fa – è stata centrata. Dietro ogni testimonianza di solidarietà ricevuta c’è una persona che ha una connessione con noi, una relazione costruita. Noi volevamo creare uno spazio capace di accogliere e costruire relazioni con le persone piuttosto che erogare servizi per i clienti. Oggi dopo la tragedia che ci ha colpiti e a fronte della risposta ricevuta possiamo dire che l’obiettivo è stato perseguito”.