Niente Fiorello per stasera. La seconda puntata di “Sanremo 2022” ha fatto a meno del “Mattarella dell’intrattenimento” (e chissà se tornerà), ma potrà contare su un altro pezzo da 90: Checco Zalone. Il comico è approdato al Festival per la prima volta. Tutti hanno provato ad averlo in passato, ma solo Amadeus ci è riuscito. Sul palco stasera anche Lorena Cesarini, Laura Pausini (attenzione, potrebbe ufficializzare la sua conduzione dell’Eurovision), Arisa, Malika Ayane, Gaia Girace e Margherita Mazzucco
La classifica della seconda serata per la giuria della sala stampa. 13 Tananai, 12 Le Vibrazioni, 11 Aka7even, 10 Iva Zanicchi, 9 Highsnob & Hu, 8 Matteo Romano, 7 Sangiovanni, 6 Giovanni Truppi, 5 Fabrizio Moro, 4 Irama, 3 Ditonellapiaga e Rettore, 2 Emma, 1 Elisa.
Al termine della serata è stata presentata da Amadeus anche la prima classifica provvisoria di questo Festival con tutte e 25 le canzoni. Eccola. 25 Ana Mena. 24 Tananai. 23 Yuman. 22 Le Vibrazioni. 21 Aka7even. 20 Iva Zanicchi. 19 Giusy Ferreri. 18 Highsnob & Hu. 17 Matteo Romano. 16 Achille Lauro. 15 Rkomi. 14 Michele Bravi. 13 Sangiovanni. 12 Noemi. 11 Giovanni Truppi. 10 Fabrizio Moro. 9 Irama. 8 Massimo Ranieri. 7 Rettore e Ditonellapiaga. 6 Emma. 5 Gianni Morandi. 4 Dargen D’Amico. 3 La Rappresentante di Lista. 2 Mahmood e Blanco. 1 Elisa.
LA CRONACA DELLA SERATA MINUTO PER MINUTO
00.15 – Uno via l’altro, si va avanti con la gara. Mancano gli ultimi quattro. Dunque ecco Tananai con “Sesso occasionale”. Lascia il palco con un “Ciao mamma!”. Poi tocca a Irama, vestito con una maglia che sembra una rete da pesca. Lo scorso anno il Festival l’ha vissuto da una camera d’hotel, quest’anno è riuscito a salire sul palco. La battuta migliore l’ha scritta Andrea Fabiano, ex direttore di Rai1: “Irama ha un pizzo molto forte”. Il penultimo è Aka7even, di rosso vestito. “Perfetta così” è la sua canzone. Lui batte tutti per il Fantasanremo: ringrazia l’orchestra e il maestro (+10 punti), cita il Fantasanremo (+10), cita la parola Papalina (+50), e pure Zia Mara (+20). Chiudono la gara Highsnob e Hu. E qui si chiude la nostra diretta di stasera, come da tradizione. Ci leggiamo domani. Stesso posto, stessa ora. Buonanotte.
23.33 – Direttamente da Costa Toscana, Orietta Berti annuncia il prossimo ospite (e fa una gaffe voluta): Ermal Metal. “Stasera sono sono vestita come Rossella O’Hara, faccio Via col vento”. Pubblicità, poi si torna sulla nave. Orietta svela di aver ricevuto dei fiori da uno spasimante sconosciuto: “Amedeo, sei stato tu?“. Ermal Meta entra a salvare la situazione: canta “Un milione di cose da dirti”.
23.25 – Ora canta “Pandemia ora che vai via“. L’hanno scritta Bassetti, Burioni, Crisanti, Galli, Fauci, Locatelli, Pregliasco, Zangrillo: “Ho voluto dividiere la siae con tutti, questi muoiono di fame, aiutiamoli”. Dirige l’orchestra Beppe Virussicchio. “Il bollettina non fa più notizia, e Fazio mi ha già tolto l’amicizia. Sono un virologo sincero e chiedo al cielo: pandemia ora che vai via, che ci faccia con la rosolia? Pandemia, se te ne vai via, lavo piatti in qualche pizzeria. Pandemia quanta nostalgia”. Un genio!
23.17 – Da Cellino San Marco con furore, ecco il dottor Oronzo Carrisi. Ovvero Checco Zalone, in versione virologo, cugino di sangue di Albano. “Il mio agente è stato chiaro, non si parla di mio cugino. Tutti i virologi hanno un agente. Non voglio parlare di Albano, mi ha oscurato un’identità per 50 anni. E’ stata una vita di merda, oggi Albano a Cellino è nu fesso di cantante, ora è diventato il cugino del virologo Carrisi. Stavo per abbandonare la virologia, stavo per fare carrozzeria, poi è arrivato questo, il primo tampone positivo di Cellino. Mi ha salvato la vita”, ironizza. “Su cosa siete tutti d’accordo, voi virologi?”, chiede Amadeus. “Che non avemo caputo nu cazz. E che sta pacchia, purtroppo, sta per finire. La gente alle 20, mo’ che finisce la pandemia, sta a vedere quelal cazzata che fai? La gente esce. Non ti prende manco più teleCellino, Nessuno pensa a noi virologi che fine facciamo”.
23.11 – Spazio alle due giovani attrici de “L’Amica Geniale“, che presentano Fabrizio Moro.
23.00 – Subito dopo c’è Elisa, 21 anni dall’ultima volta. Il pubblico applaude ancor prima che Amadeus la nomini, è uno dei grandi nomi di questo Festival. Canta “O forse sei tu”. Anche lei è tesa: “Non arrivo alla fine se continuo così, devo calmarmi“, confida ad Ama. Perfetta, non una sbavatura, non un’incertezza. Come lei, non ce n’è. Si gioca la vittoria.
22.55 – E dopo un momento con Lorena Cesarini che intona “Non Amarmi” (abbiate pietà per le nostre orecchie!), ecco un inedito duo: Rettore e Ditonellapiaga. Anche Donatella, ehm Rettore, nomina la papalina per il Fantasanremo, e Amadeus si chiede: “Ma perché tutti dicono papalina?“. L’esibizione è una bomba di energia, sulle note di “Chimica”. Al termine dell’esibizione si abbracciano, forse anche per scacciare le malelingue che parlavano di un clima teso tra le due.
21.41 – Ma riecco Zalone in versione Ragadi, un finto rapper affiancato dai producer Cisty e Felya. La canzone è “Poco ricco”, uno sfotto’ ai rapper che raccontano di venire dalla strada quando in realtà vengono da famiglie ricche. Cioè mezza scena italiana. Il momento è esilarante. Si ride di gusto, ci voleva! Saluta il pubblico con un augurio: “Buon Pnrr a tutti”.
22.29 – La gara continua, senza tregua. C’è Matteo Romano con “Virale”. 19 anni, è uno dei più giovani in gara: Amadeus chiede un applauso di incoraggiaento per lui, timidissimo. L’esibizione è convincente, senza sbavature: bravo davvero! Dopo uno dei più giovani, c’è una delle voci storiche del Festival: Iva Zanicchi. Non scende le scale perché ieri è caduta, “ma se vuoi le faccio, eh”, dice ad Amadeus, con cui fa un gran respiro prima di iniziare l’esibizione. Canta, e che voce! Il pubblico la omaggia con una standing ovation: “Il Festival mio può finire qua, sono già più che soddisfatta. Altro che papalina”, dice, citando (anche lei) il Fantasanremo.
22.16 – A dieci anni di distanza dalla sua ultima partecipazione, torna Emma. Elegantissima, con un vestito di velluto e uno spacco vertiginoso che mostra delle calze a rete. A dirigerle l’orchestra c’è la maestra Francesca Michielin. “Siamo sante o puttane”, canta. Più che con la canzone, convince con l’interpretazione: si mangia il palco, e poi si commuove sul finale. Amadeus consegna i fiori ad entrambe, ma la Michielin li cede al violoncellista.
22.09 – Poco dopo, a sorpresa, la raggiunge Mika per cantare “I have a dream” degli ABBA. Nell’orchestra c’è Alessandro Cattelan in versione polistrumentista, che finge di suonare la chitarra elettrica. Sono qui, in realtà, per ufficializzare la loro conduzione dell’Eurovision Song Contest. L’annuncia Amadeus: “Posso annunciare i tre conduttori dell’Eurovision”. Oggi mancano 100 giorni, come all’esame di maturità. Inizia il countdown!
21.59 – Dopo Checco, ecco Laura Pausini. Canta il nuovo singolo, “Scatola”. E’ saltata però Emma Marrone, prevista in scaletta alle 21.29, mezz’ora fa. Tecnicismi a parte, Laura commenta la grande emozione di essere (di nuovo) a Sanremo: “Un colpo al cuore, stasera in particolare. La canzone è una metafora, parla di quello che la mia mente e il mio cuore contengono, ovvero i ricordi. E’ un dialogo tra me e quella Laura che era lì nel 1993, racconta quello che è successo nella mia vita”. La canzone è stata scritta da Madame. “Mi sono chiesta cosa sarebbe oggi della mia via se non avessi vinto Sanremo”.
21.43 – Zalone è un vero ciclone. Propone una “favola LGBT” ambientata in Calabria, “così non si possono offendere questi terroni”, e una versione dissacrante di “Almneo tu nell’universo” cantata con accento brasiliano. “Sai la gente colta, è la prima che si volta. Il professore di greco antico, la mattina spiega, la sera si piega”. Cita anche Lapo Elkann, e il volto di Amadeus si corruga. E’ divertito ma anche preoccupato. “Il foro di competenza non è il mio ma quello di Amadeus. Ciao, buon licenziamento”, sono le sue ultime parole. Pubblicità.
21.37 – E ora il momento più atteso della serata, “il comico più irriverente e sorprendente dello spettaolo italiano”, Checco Zalone. Amadeus lo presenta, ma lui non scende dalle scale. Poco dopo, compare tra i posti della galleria. “Volevi un altro Bugo eh!? Questa è la mia gente, io amo il popolino”. Così, convinto da Ama, lo raggiunge sul palco: “Io vengo da un paesino. Mi chiedo: ‘Ma mi meriterò tutto questo?’. Poi vedo a te e dico sì, me o merito: è il minimo che mi poteva dare la vita. Grazie a nome degli italiani, ci fai sentire a tutti geni. Hai fatto un bel Festival. Bellissima l’idea di Ornella Muti doppiata da Maria De Filippi. Manca la scema, una su cinque ci poteva stare”. Amadeus: “Sono convinto che sia importante prediligere la bravura e il talento“. Checco: “Chi te l’ha scritta questa? Stai un passo indietro. Amadeus capirà che la donna può stare un passo in avanti”. Il riferimento è alla gaffe di due anni fa su Francesca Sofia Novello.
21.29 – Le Vibrazioni sono i terzi a esibirsi ma, sorpresa, non c’è Beppe Vessicchio a dirigerli (come invece annunciato precedentemente). Sui social è già drama. Con la loro esibizione omaggiano Stefano D’Orazio, la cui foto è stampata sulla batteria. Un bellissimo gesto.
21.12 – Lorena Cesarini si conquista la scena con un monologo fortissimo sul razzismo. Da brividi. “Mi presento, sono Lorena Cesarini, sono nata a Dakar e cresciuta a Roma da mamma senegalese e papà italiano. Per fortuna la recitazione è diventato il mio lavoro: sono un’attrice. Direi di aver avuto una vita tranquilla, abbastanza tranquilla, come tante ragazze italiane. Poi succede una cosa bellissima. Succede che Ama rivela al Tg1 i nomi della partner e annuncia una certa Lorena Cesarini, e infatti eccomi qua. A 34 anni scopro che non è vero che sono una ragazza italiana come tante, io resto nera. Fino ad oggi a scuola, all’Università, al lavoro, sul tram nessuno aveva sentito l’urgenza di dirmelo. Invece certe persone hanno sentito questa urgenza. Evidentemente per alcuni il mio colore della pelle è un problema“. Così legge alcune frasi dei social, tipo “Non se lo merita”, “L’hanno chiamata lì perché è nera”, “E’ arrivata l’extracomunitaria”.
“Sei italiana!”, le urlano dalla platea. “Sì, lo sono, e ne vado anche molto fiera. Un pochino, lo ammetto, ci sono rimasta male perché non ero abituata. Poi mi sono anche arrabbiata, poi mi è passata. Mi è rimasta dentro una domanda: perché? Perché alcuni sentono la necessità di scrivere certe cose sui social? Perché c’è chi si indigna per la mia presenza qui? Perché c’è gente che ha un problema con il mio colore della pelle? Non sono qui per darvi una lezione, non ne sarei neanche capace”. Cita alcuni stralci di un libro dove una bambina chiede cosa sia il razzismo: “Consiste nel manifestare disprezzo verso chi ha caratteristiche culturali diverse dalle nostre. Un bambino non nasce con il razzismo nella testa, tutto dipende dall’educazione, sia a scuola come a casa. Il razzista crede che lo straniero appartenga a un’altra razza, che considera inferire, ma ha completamente torto. Non ha alcuna base scientifica. Esiste un solo genere umano. Tutti gli uomini e donne del pianeta hanno sangue della stessa tinta. Un uomo è uguale a un uomo“. Lei, in sostanza, si definisce una donna libera. Il discorso è un pugno in faccia: spontaneo, fortissimo, emozionante.
21.08 – Il secondo in gara è Giovanni Truppi. Sale sul palco con una canotta, e Amadeus lo “sfotte“: “Qui siamo sempre di fretta, ci sta che qualcuno si dimentichi un indumento…”.
21.05 – Ecco Lorena Cesarini, l’attrice emergente che Amadeus ha scelto di avere al suo fianco questa sera. “La prima volta che mi ha incontrato si è messa a piangere. Lei non mi guarda in faccia”, svela il conduttore. Il motivo? “Sei tu quello che mi ha voluta qui, ogni volta mi fai emozionare e guardarti mi riempie di gioia”. In pochi secondi, ha già parlato più di Ornella Muti. Anche lei, giovane com’è, è super emozionata e saluta la mamma (“Starà sicuramente piangendo“).
20.59 – Anche stasera inizia la gara molto presto. Il primo è il più giovane di questo Festival: Sangiovanni. “Non me lo sarei mai aspettato di essere qui”, dice, emozionatissimo. Canta “Farfalle” e trema, è emozionatissimo. Alla fine rende omaggio (anche lui, come Morandi e Bravi ieri sera) al Fantasanremo. Va da Amadeus e gli chiede all’orecchio di dire insieme “Fantasanremo e Papalina”. Per i profani, nominare queste parole sul palco vale un sacco di punti. “Questo è per i miei fan”, dice prima di salutare.
21.51 – Il Festival inizia con grande sobrietà. Non poteva essere altrimenti, perché Amadeus rende omaggio a Monica Vitti, scomparsa oggi all’età di 90 anni. La ricorda come una grande donna, una grande attrice: “I suoi personaggi raccontano la nostra storia e ci regalano il ritratto di quella grande magia chiamata cinema. Noi l’ameremo per sempre”. Un grande applauso per lei, tutti in piedi per lei.