“Abbiamo da affrontare la problematica della quarta dose in una maniera che definirei molto laica, non dandola assolutamente per scontata ma non escludendone poi la possibilità di somministrazione. Traiamo tutte le evidenze da quelli che sono i dati che emergono, e da lì costruiamo tutte le scelte”. Così a Buongiorno, su Sky TG24, Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, rispondendo alla domanda se si sente, ad oggi, di escludere la somministrazione di una quarta dose. “Quello che è importante sottolineare è che potremo anche, eventualmente, avere delle scelte differenziate in funzione di quello che è lo stato di competenza immunologica di un soggetto, cioè potremo avere soggetti che hanno compromissioni per ragioni genetiche piuttosto che, ed è molto più frequente, per cause dovute a trattamenti medici o a patologie che comunque inducono stati di immunodepressione, e che potranno, eventualmente, essere considerati non solo prioritariamente ma proprio come categorie eventualmente da considerare per la quarta dose”.