In un'intervista al Corriere della Sera ha commentato così la gag fatta da Checco Zalone durante la seconda serata del Festival di Sanremo, quella in cui si faceva beffe dei virologi in tv
“Chiara e Francy, mia moglie e mio figlio, quando sul palco dell’Ariston è comparsa la mia faccia insieme a quelle di Galli, Lo Palco e Burioni, hanno cominciato a ridere e a prendermi in giro: ‘Oh, ammazza, sei arrivato pure a Sanremo…'”. A dirlo è Matteo Bassetti, l’infettivologo direttore del reparto di Malattie Infettive del San Martino di Genova, che in un’intervista al Corriere della Sera ha commentato la gag fatta da Checco Zalone durante la seconda serata del Festival di Sanremo, quella in cui si faceva beffe dei virologi in tv.
Quindi ha ironizzato sulla foto mostrata dal comico pugliese all’Ariston: “Eh però che foto orribile: sembravamo quattro Mangiamorte di Harry Potter! Comunque Checco Zalone è un genio, noi in famiglia lo adoriamo, abbiamo visto tutti i suoi film. Festival bellissimo, il teatro pieno, tutti con le mascherine, mentre fuori i contagi calano. Insomma, piano piano si torna a vivere”. E ancora, sulla sovraesposizione mediatica dei virologi nei programmi tv, ha detto: “Sono il primo ad augurarmi di sparire dalle tv, vorrebbe dire davvero che il Covid è alle nostre spalle. Però a proposito della sovraesposizione, voglio dire due cose: nel primo anno di pandemia il nostro ruolo in tv fu prezioso, noi medici rappresentavamo la borraccia nel deserto, non c’erano ancora i vaccini contro il Covid, c’era tanta paura, la gente voleva sapere. E anche nell’ultimo anno, quando le tv hanno avuto l’idea scellerata di cominciare ad ospitare i no vax, noi scienziati siamo stati il presidio contro le fake news. Grazie a noi è andata in onda la competenza. E poi quante balle sui nostri presunti ingaggi, io non ho mai preso un euro e anzi in questi due anni ho portato via tanto tempo alla famiglia. E continuo a vivere sotto scorta, perché le minacce dei no vax non si sono mai fermate, solo che non ne parlo più per non dare visibilità ai delinquenti”.