Un operaio di 50 anni è morto per le ferite riportate a causa di un incidente sul lavoro nel cantiere di un condominio in via Evangelista Torricelli a Lissone, in provincia di Monza Brianza. L’uomo era stato portato in gravissime condizioni all’ospedale San Gerardo di Monza e, secondo quanto riportato da Areu, in arresto cardiaco. È stato dichiarato morto dopo circa un’ora dal suo arrivo. Sul posto sono intervenuti un’automedica, un’ambulanza, vigili del fuoco e vigili urbani. Secondo quanto emerso dai rilievi della Polizia Locale, il 50enne è stato travolto da una piattaforma elevatrice collegata a un’impalcatura, all’interno del giardino condominiale.
Giulio Fossati, segretario della Cgil di Monza e Brianza ha commentato: “Indignati e arrabbiati ci uniamo al dolore dei cari della vittima per i quali ci mettiamo a completa disposizione”. “Il Presidente della Repubblica nel suo intervento ha richiamato alla dignità del lavoro invitando il Parlamento e tutto il Paese a impegnarsi per azzerare i morti sul lavoro – ha proseguito Fossati – Abbiamo visto le standing ovation e gli applausi dei parlamentari, ma ancora nulla per migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro e ancora meno per ridurre la precarietà”. “Proprio in questi giorni come Cgil Cisl Uil della Brianza abbiamo scritto una lettera ad Ats Brianza per rimettere il personale degli Psal a fare attività di vigilanza nei luoghi di lavoro: è impensabile che un territorio produttivo come quello di Monza e Brianza possa essere sospesa la vigilanza nei luoghi di lavoro”, ha concluso il segretario della Cgil locale.
L’Inail ha recentemente diffuso i dati sul numero dei decessi riferiti all’anno 2021: le denunce sono state 1.221. Meno rispetto al 2020 – quando i decessi per Covid contratto sul lavoro hanno pesato moltissimo – ma di più rispetto agli anni precedenti (erano stati 1.156 nel 2019, 1.218 nel 2018, 1.029 nel 2017, 1.104 nel 2016).