“Il ministro Bianchi? Indifferente sui temi della scuola. Il governo ascolti gli studenti”. È questo il grido di allarme degli studenti di Torino che questa mattina sono tornati in piazza dopo le violenze subite lo scorso venerdì quando le forze dell’ordine hanno impedito la partenza del corteo con diverse cariche. “È stata la prima volta che ho preso una manganellata” racconta Giulia, una delle studentesse che era scesa in piazza con i gessetti per “ricordare Lorenzo Parelli”, il diciottenne morto in fabbrica a fine gennaio. “Oggi ci siamo presi la piazza” racconta Sara che critica il governo: “Non ci faremo abbindolare dalle loro false promesse”.
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