“Stavo intronata dal cortisone per la cervicale e quando mi ha chiamato Lucio Presta (manager di Amadeus, ndr) per fare Sanremo ero talmente in trance ho detto sì, ma poi mi ha preso il dubbio che non mi avesse chiesto niente un cazzo di nessuno”. È l’aneddoto raccontato da Sabrina Ferilli, a modo suo, in conferenza stampa a Sanremo, ricordando quando le è arrivata la chiamata con l’invito al Festival. “Mi chiedevo: ma sarà vero? Non sapevo come farmela confermare, anche perché quando dici sì a Sanremo sei come catturato da una squadra del Kgb: non parlare con nessuno, neanche con i tuoi genitori, sai quelle cose da 007…poi ho preso coraggio e gli ho detto: che bello fare Sanremo. O mi dice sì o mi risponde ‘che c…stai a dì? Lui mi ha scritto sì, sono felice. È andata così”. Infine, un ultimo aneddoto: “Avevo proposto ad Amadeus di spogliarci in due e fare un trenino brasiliano, lui avanti e io dietro. Non ha accettato, poi chissà. Fra poco l’impalcatura non regge più!!!”.