“Di Maio? Vedere che prima si andava in piazza per le nostre battaglie politiche e civili e oggi si va per esibire una corrente con uno schieramento alle spalle e per attaccare la leadership credo che abbia fatto male non a me, ma alla comunità 5 Stelle”. Così, a “Otto e mezzo” (La7), il leader del M5s, Giuseppe Di Conte, incalzato dalla conduttrice Lilli Gruber, si esprime sui rapporti odierni con l’ex capo pentastellato Luigi Di Maio.
E spiega: “Nella lettera di dimissioni da garante del M5s, Di Maio ha scritto assolutamente buoni propositi, cioè ha espresso la volontà di dimettersi per alimentare il dibattito e le idee. Ma questo vale per qualsiasi iscritto del Movimento, perché questo è un M5s in cui, molto più che nel passato, ci sono riunioni e contro-riunioni. Io e Di Maio ci siamo parlati quando lui ha mandato la lettera di dimissioni: ci siamo sentiti per telefono – continua – e mi ha detto che é assolutamente desideroso di dare un contributo di idee e di progetti. E questa prospettiva per me non sarebbe buona, ma ottima. Come sono i miei rapporti attuali con Di Maio? È inutile nasconderlo, c’è stato un passaggio difficile, però per quanto mi riguarda non c’è nessun problema personale. L’interesse del Movimento viene sempre prima delle persone”.
Conte esclude qualsiasi ipotesi di espulsione di Di Maio, ma sottolinea: “Di Maio ha maggiori responsabilità rispetto a tutti gli altri iscritti. Ricordo che in passato per molto meno sono stati espulsi, anche con la gestione di Di Maio, tantissimi iscritti. Lui, che è l’ex leader del Movimento e che aveva delle responsabilità nel comitato di garanzia, ha dei doveri in più. Una leadership vera non ha mai paura del confronto sulle idee ma di fronte ad un attacco così plastico, in televisione, non si può fare finta di nulla. Scissione nel M5s? Mi auguro assolutamente che non sia nell’orizzonte dei progetti di Di Maio”.