"Devo tutto alla musica che non fa distinzioni di sorta, non è il passare del tempo che conta, ma come lo usi. Intrigante è il viaggio che la musica ti permette tra fortissime emozioni, splendide illusioni e tremende delusioni" aveva detto pochi giorni fa in occasione del 40esimo anniversario di Vado al massimo, con cui partecipò per la prima volta a Sanremo. La storia del cantante sarà raccontata nel documentario Vasco Rossi - Questa storia qua, in onda su Nove
“Siamo Al 70esimo piano ‘spericolat0’”. Lo scrive Vasco Rossi nel giorno del suo compleanno su Instagram, dove ha postato un’animazione in cui è protagonista nonché cronista della sua stessa ormai lunga carriera. Sulle note di ‘Vita spericolata’, si vede infatti il rocker che chiama un ascensore che si apre sulle tappe professionali più salienti: al 14esimo piano appare un Vasco adolescente mentre suona una chitarra, al 23esimo corrisponde l’età della fondazione di Punto Radio, al 30esimo lo troviamo a Sanremo, poi il 41, con la sua immagine iconica al tempo de Gli spari Sopra, 52, a rappresentare i grandi tour negli stadi. E poi 65, con il leggendario concerto di Modenapark. Fino al 70esimo, quando dall’ascensore spunta una torta con la scritta ‘Vasco. Siamo qui’ sovrastata da due candeline con il numero 70.
“Devo tutto alla musica che non fa distinzioni di sorta, non è il passare del tempo che conta, ma come lo usi. Intrigante è il viaggio che la musica ti permette tra fortissime emozioni, splendide illusioni e tremende delusioni. Sono 70 volte che la terra mi fa girare intorno al sole e… la testa non mi gira ancora”. Aveva detto già qualche settimana fa, in occasione dei 40 anni di Vado al massimo, il brano con cui nel 1982 era atterrato al Festival, travolgendolo e dividendo il pubblico tra favorevoli e contrari. La classifica non lo premiò, ma fuori dall’Ariston stavano per spalancarsi per lui le porte di una straordinaria carriera, che ha macinato record di presenza live con concerti-raduno entrati nella storia e dopo decenni è oggetto di vero e proprio culto da parte di diverse generazioni. L’anno successivo, nel 1983, Vasco tornò al festival ma solo perché era sicuro di avere la canzone giusta, una bomba che aveva appena finito di scrivere e che si intitolava Vita spericolata, poi entrata nella storia della musica.
L’ ascesa di Vasco ad icona rock è raccontata in Vasco Rossi – Questa storia qua, che proprio il 7 febbraio, in occasione del compleanno del Komandante il canale Nove manderà in onda in prima serata, alle 21.25. Si tratta di un film documentario diretto da Alessandro Paris e Sibylle Righetti, prodotto da Nicola Giuliano e Francesca Cima per IndigoFilm, in collaborazione con Laura Mars, che racconta il percorso musicale e artistico di Vasco Rossi, attraverso la sua voce e materiale di repertorio. Dopo due anni di rinvii a causa della pandemia, il rocker è pronto a tornare in estate con il Vasco Live ‘022 Tour, che partirà il 20 maggio. Nel documentario Vasco accompagna il pubblico lungo le tappe del viaggio che da Zocca, provincia di Modena, lo ha portato al successo. Accanto a lui gli amici, gli affetti di una vita e i musicisti che lo seguono da sempre portano lo spettatore alla scoperta di quel luogo speciale fatto di ricordi, nostalgie, ribellione, libertà e talento dove nascono le sue canzoni.