Fonti interne all'azienda del Cavaliere avevano confermato al fattoquotidiano.it che l'ordine di estromettere gli esponenti di Fdi dai programmi del Biscione era arrivato direttamente da Arcore. Oggi, però, è stata la stessa leader del partito di destra a dire che la situazione è stata appianata.
Una settimana. Tanto è durata la fatwa contro gli esponenti di Fratelli d’Italia nei programmi Mediaset voluta dai vertici del partito azzurro dopo che la leader di Fdi Giorgia Meloni aveva avuto parole poco grate nei confronti di Silvio Berlusconi durante un’intervista rilasciata a Nicola Porro proprio sulle reti del Biscione. A seguito delle dichiarazioni dell’ex ministra erano state cancellate tre ospitate di parlamentare ed esponenti del partito di destra dalle trasmissioni di Cologno Monzese. Fonti interne all’azienda del Cavaliere avevano confermato al fattoquotidiano.it che l’ordine era arrivato direttamente da Arcore. Oggi, però, è stata la stessa Giorgia Meloni a dire che la situazione è stata appianata.
Ospite di “30 minuti al Massimo” sul sito de ‘La Stampa‘, la leader di Fratelli d’Italia alla domanda di un possibile ritorno sulle reti Mediaset ha detto: “Ne è arrivato uno”. Pace fatta, quindi? In tal senso la Meloni è stata molto chiara nel descrivere i suoi rapporti con Berlusconi: “È stato il fondatore del centrodestra, il suo ruolo è indiscutibile ed è la ragione per cui io ho dato l’ok alla sua candidatura a presidenza della Repubblica. Come il Pd aveva candidato Romano Prodi, senza poi riuscire a eleggerlo, ma aveva candidato il suo campione – ha continuato – io credevo che avrebbe potuto assolutamente ricoprire quel ruolo. Dopo di che se oggi c’è un partito che è rimasto saldamente nel centrodestra quel partito è FdI. Non ho nulla da chiarire con Berlusconi – ha aggiunto – non c’è un tema di gratitudine o di riconoscenza personale, gli sono riconoscente come persona di centrodestra“. E ancora: “Con il Cavaliere niente da chiarire, si tratta di gossip. Berlusconi dovrebbe essere più contento che io faccia delle scelte non perché gli debba delle cose ma perché credo alle cose che penso. Berlusconi – ha concluso – per anni ha fatto campagna contro i partiti piccoli, poi non fece la campagna per me a Roma, ma scelse Marchini“.
Pace fatta quindi? Così sembra. Come sembra che negli ultimi giorni, dopo le tensioni della scorsa settimana, i toni di Giorgia Meloni nei confronti del leader di Forza Italia erano un po’ cambiati. Emblematico quanto detto il 7 febbraio in merito al caro bollette: “Il problema dell’Italia e dell’Europa è che non è esistita una politica strategica sul fronte energetico, dalla fine dell’ultimo Governo Berlusconi. Una delle ragioni per le quali Berlusconi fu rimosso – ha spiegato la Meloni – era proprio che aveva garantito, attraverso i suoi rapporti con la Russia e con la Libia, che l’Italia fosse autonoma nell’approvvigionamento energetico. Questo altri non lo potevano accettare. Da allora non c’è stata una politica energetica”.