Ci sono buone probabilità che la Ghost Mk2 diventi letteralmente “lo spettro” del passato endotermico di Rolls-Royce, come ultimo modello della casa di lusso britannica a essere prodotto con i propulsori tradizionali, prima di una completa elettrificazione della gamma.

Ad annunciare la rivoluzione a batterie anche in casa Rolls-Royce – che però non si compirà prima del 2030 – è stato proprio l’amministratore delegato Torsten Müller-Ötvös in un’intervista rilasciata alla testata online Autocar, in occasione della presentazione dei risultati del 2021, i migliori da 117 anni di storia a questa parte, con 5.586 unità vendute.

Apripista dell’elettrificazione sarà il nuovo coupé Spectre, attualmente ancora in fase di collaudo, per cui il brand del gruppo Bmw ha anche rivisitato (anzi, rimodellato) la celebre statuetta “Spirit of ecstasy”, per renderla ancora più aerodinamica: sarà presentata nel 2023 e sarà poi seguita anche da Ghost, Cullinan e Phantom.

“Non siamo guidati solo dalla legalità ma anche dalle richieste dalla nostra clientela che è diventata più giovane in tutto il mondo” ha dichiarato ad Autocar Müller-Ötvös, facendo riferimento alla decisione della Gran Bretagna di vietare l’immissione sul mercato di veicoli endotermici entro il 2030: “già oggi stiamo vedendo sempre più persone che chiedono una Rolls-Royce elettrificata” ha proseguito il Ceo, “e molti dei nostri clienti possiedono già un’auto elettrica, sia essa una Tesla, una Bmw o qualche altro modello”.

Müller-Ötvös ha anche rassicurato che il passaggio ai propulsori elettrici non inciderà sull’aumento del prezzo dei modelli, in quanto a pesare sarà sempre più il posizionamento di ciascuno che non il propulsore stesso, così come varrà già per la Spectre. E sulla possibilità di integrare la tecnologia di guida autonoma del gruppo tedesco, il Ceo risponde che Rolls-Royce lo farà quando questo “avrà senso per i nostri clienti, quindi molto più in là, non abbiamo raggiunto quello stato”, insistendo poi sull’età media della clientela, più bassa rispetto a prima, che è il motivo per cui oggi solo il 20% delle Rolls-Royce sono guidate da chauffeur: “questo credo indichi che soprattutto i giovani automobilisti sono piuttosto entusiasti di mettersi al volante”.

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