Attualità

Steven Brian Hutchinson, l’attivista M5S che ha partecipato ad “Matrimonio a priva vista”: si sposò con Sara Giacomini

Le nozze da reality? Iniziate male e finite peggio. Ora si è rifatto una vita, come racconta lui stesso sui social

di Francesco Canino

Da Matrimonio a prima vista al “reality show” della politica. C’è anche un volto semi-famoso dietro l’azzeramento dei vertici del Movimento 5 Stelle: si tratta di Steven Brian Hutchinson, celebre per aver partecipato alla seconda stagione di Matrimonio a prima vista Italia, il docu-reality che ha per protagonisti una serie di coppie (formate a tavolino da tre esperti), che si sposano arrivando all’altare con dei perfetti sconosciuti. Tra questi, nell’edizione del 2017 – all’epoca in onda su Sky Uno – c’era anche il 40enne napoletano (suo padre è americano) che lavora come capotreno per Trenitalia, protagonista di una delle storie meno riuscite del programma.

Prima di diventare noto per essere uno dei tre attivisti che ha presentato ricorso contro il nuovo statuto pentastellato, Steven Brian Hutchinson era diventato famoso per le nozze con Sara Giacomini. Un matrimonio, il loro, cominciato male e finito peggio: sin dall’inizio, infatti, i due dimostrarono poca affinità e la distanza, acuita dalla differenza d’età, era cresciuta puntata dopo puntata. Una volta convolati a nozze, decisero di proseguire la loro esperienza per cinque settimane ma le cose non andarono bene e non trovarono mai un punto d’incontro: lui per lavoro era spesso lontano da casa mentre Sara, legatissima alla sua famiglia, fece di tutto per evitare il trasferimento a Napoli preferendo restare a vivere a Capena, nel Lazio. Il risultato? Esperimento fallito. Lei tornò dalla famiglia e i due divorziarono senza troppi ripensamenti. Steven da tempo si è però rifatto una vita: come racconta sui social, è legato alla compagna Adriana Stanziola e ha un figlio di nome Ronald. “È stata ripristinata la democrazia all’interno del Movimento 5 Stelle. I veri sconfitti sono Conte, Fico e Di Maio che hanno tutti pari responsabilità politiche” ha commentato Hutchinson sui social. “Si ritorna allo Statuto uscito dagli Stati generali del febbraio 2021. Da qui bisogna ripartire. Auspichiamo che vengano riconosciuti gli errori da tutti i responsabili”. Al suo fianco nella battaglia per il ricorso contro lo statuto, presentato al Tribunale di Napoli, ci sono altri due attivisti. Il primo è Renato Delle Donne, 32 anni, un tecnico di rete telefonica attivista storico del meetup di Napoli, il primo in Italia e fondato da Roberto Fico. La seconda è Liliana Coppola, 62 anni, ex candidata alla presidenza della municipalità di Fuorigrotta a Napoli nel 2016, per 35 anni dipendente del Comune partenopeo dove è stata funzionaria, in pensione dal 2021, esperta in contabilità finanziaria, (attivista Cinque Stelle dal 2014 ma simpatizzante dal meetup del 2006 con Roberto Fico).

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