Il sindaco della Capitale e Beppe Sala hanno annunciato l'adesione alla manifestazione simbolica di giovedì 10 febbraio, quando alcuni monumenti e piazze delle piccole e grandi città italiane rimarranno al buio per mezz’ora, dalle 20 alle 20.30, per chiedere al governo un intervento immediato per sostenere gli enti locali di fronte al caro energia
Anche Roma e Milano spengono le luci dei loro monumenti. Il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri e il suo collega Beppe Sala hanno annunciato l’adesione alla manifestazione simbolica di giovedì 10 febbraio, quando alcuni monumenti e piazze delle piccole e grandi città italiane rimarranno al buio per mezz’ora, dalle 20 alle 20.30, per chiedere al governo un intervento immediato per sostenere gli enti locali di fronte al caro energia che rischia di mettere in ginocchio, oltre a famiglie e imprese, anche la casse dei Comuni italiani.
“Anche Roma Capitale aderisce all’iniziativa promossa dall’Anci e dal Presidente Decaro contro il caro bollette. Per questo le luci del Campidoglio verranno spente, simbolicamente, domani sera alle 20.00. Si tratta di un’iniziativa che ci trova pienamente d’accordo: l’aumento delle bollette grava e mette in seria difficoltà famiglie e Istituzioni, dal piccolo al grande Comune, soprattutto in questo momento storico che ci vede già in difficoltà a causa della pandemia“, ha spiegato Gualtieri. Il sindaco del Partito democratico, ex ministro dell’Economia, ha aggiunto: “E’ un problema che va affrontato e sono certo che il governo ascolterà il grido di allarme dei cittadini e dei sindaci”.
Anche Milano si unirà alla protesta sul caro bollette: il sindaco Sala ha spiegato che si tratta di “un gesto simbolico per dare un messaggio al governo”. “Milano va molto a led – ha aggiunto – non possiamo fare molto di più se non ridurne l’utilizzo, ma questo andrebbe a scapito della qualità del servizio”. Quello del costo dell’energia è “un problema su cui c’è molto da fare e noi ci stiamo lavorando”, ha concluso Sala.
L’iniziativa di giovedì è stata lanciata dal sindaco di Cento (Ferrara), promossa dall’Anci dell’Emilia Romagna e poi anche da quella nazionale: spegnere i monumenti per accendere i riflettori sui rischi connessi all’aumento dei costi di luce e gas per i Comuni, che avranno inevitabilmente conseguenze dirette sugli stessi cittadini. L’aumento di spesa stimato dal presidente dell’Anci Antonio Decaro è di almeno 550 milioni di euro per i Comuni italiani, su una spesa complessiva annua che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro.