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Nek a FqMagazine: “Nell’incidente ho avvertito la presenza di mio padre e ho avuto la lucidità di prendere l’auto e andare al pronto soccorso con un dito a brandelli”

L'artista è stato ospite al talk Programma con Claudia Rossi e Andrea Conti, in streaming su Facebook e YouTube di FqMagazine.it de Il Fatto Quotidiano, per presentare il libro “A Mani Nude” con la prefazione importante dell'amico e collega Gianni Morandi

di F. Q.

Artista, musicista, conduttore e ora anche scrittore. Nek ha presentato al talk Programma, in streaming su Facebook e YouTube di FqMagazine.it de Il Fatto Quotidiano, il libro “A Mani Nude” (ed. HarperCollins) con la prefazione importante dell’amico e collega Gianni Morandi. Nell’intervista con Claudia Rossi e Andrea Conti, Nek ha raccontato dal terribile incidente alla mano con due dita recise e poi recuperate nel novembre 2020, l’artista ha anche raccontato del suo primo Festival di Sanremo traumatico del 1993 con la canzone “In te” che scatenò le ire politiche e gli abortisti. Poi l’ultimo Sanremo in duetto con Massimo Ranieri per la cover “Anna Verrà” di Pino Daniele (“è un vero galantuomo e grande artista”), e il desiderio di tv.

Nel libro si parla anche della presenza del padre, al quale Nek era molto legato, scomparso il 2 giugno 2012. “Mi hanno raccontato che alcune persone, quando sono travolte da una forte emozione, possono avvertire distintamente la presenza di un defunto accanto a loro”, ha scritto nel libro il cantante. Poi durante la diretta a Programma ha raccontato: “Questa è una cosa che non dimenticherò mai: un effetto più che una presenza, non saprei nemmeno come lo si possa definire. Percepivo una figura sempre come a lato del mio sguardo, riuscivo a vederla nello stesso punto ma con la coda dell’occhio. Sono andato a cercarla con lo sguardo pieno, ma poi si dissolveva. Era insomma presente, ma stava come a debita distanza, non era mai chiara. Quella presenza l’ho distinta dalla sagoma, dalla forma: era mio padre, almeno io l’ho tradotta così. Ho sentito molto forte la sua vicinanza… Mio papà si è fatto male tante volte, ma ha sempre avuto sangue freddo, come l’ho avuto io quando ho rischiato di perdere due dita della mano. Non so ancora come abbia fatto a rimanere coi nervi saldi, a non andare in panico, ad avere la lucidità di prendere l’auto e andare al pronto soccorso con un dito a brandelli e l’altro quasi. Ero solo”.

Nek sarà a breve in tour per presentare il suo libro “A Mani Nude”: venerdì 18 febbraio alle 21 a Modena al Forum Monzani, martedì 22 febbraio alle 18 a Napoli alla libreria laFeltrinelli Piazza Martiri, mercoledì 23 febbraio alle 18 a Roma alla libreria laFeltrinelli Galleria Alberto Sordi, Venerdì 25 febbraio alle 18 a Verona presso le Fonderie Aperte e infine lunedì 28 febbraio alle 18 a Bologna alla libreria Feltrinelli di Piazza Ravegnana.

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