“Mio padre era su uno di quei camion. Sappiamo tutti che in quel periodo il sistema sanitario era collassato, così come il sistema cimiteriale. C’erano dieci città che si erano messe a disposizione con i loro forni crematori perché quelli di Bergamo erano allo stremo e il numero di bare nella chiesa di Seriate era incredibile”. È il racconto di Cristina Longhini, farmacista e componente del comitato Noi Denunceremo che ha visto il padre trasportato a Ferrara da uno di quei camion. “È una cosa vergognosa cercare pubblicità su questa tragedia”, aggiunge Cristina attaccando il post del giornalista di Libero Tommaso Montesano, che aveva paragonato il corteo dei camion dell’esercito al depistaggio Moro. “Lo denunceremo e spero sia radiato dall’ordine”.