La pandemia continua la sua fase discendente in Italia, con i ricoveri in calo, i reparti destinati alle persone positive che si stanno lentamente svuotando e, di conseguenza, le Regioni italiane che abbassano l’allerta. Secondo il consueto report settimanale dell’Istituto superiore di sanità, questa settimana cala a 0,89 il valore dell’indice di trasmissibilità Rt, dunque stabilizzandosi sotto la soglia di allerta di 1, rispetto al valore di 0,93 della scorsa settimana. Drastico calo anche dell’incidenza settimanale che scende a 962 casi per 100mila abitanti contro i 1.362 della corsa settimana.
Una situazione che consente anche una diminuzione dei posti letto occupati nei reparti Covid italiani che si sono registrati per tutta la settimana. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è oggi al 13,4%, contro il 14,8% del report passato, ma non ancora sotto la soglia di rischio fissata al 10%. Scende anche per il tasso di occupazione in aree mediche: a livello nazionale è al 26,5% contro il 29,5% della settimana passata, anche se la soglia di rischio è ancora distante, al 15%.
Sono “quattro le Regioni e province autonome classificate a rischio alto a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati, solo una Regione è classificata a rischio moderato, mentre tutte le altre 16 sono classificate a rischio basso. Tra queste, due Regioni sono ad alta probabilità di progressione a rischio moderato”, scrivono gli esperti nel report.
Diminuisce infine il numero di nuovi casi di Covid-19 non associati a catene di trasmissione: sono 410.941 contro 553.860 della settimana precedente. La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (18% contro 17% la scorsa settimana). È in diminuzione invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (33% contro 38%), mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (48% contro 45%).