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La morte di Luc Montagnier scatena i complottisti: “Un omicidio mirato, il mandante da cercare tra le ‘menti raffinatissime’”

Dopo il tweet sul decesso del professore francese lanciato dal quotidiano France Soir tutti i media mondiali sono rimasti per oltre un giorno in attesa di una conferma, o di una smentita, da parte dell’entourage e dei familiari di Montagnier, che è tardata ad arrivare e questo ha scatenato i commenti sui social

La morte annunciata ma non confermata per almeno 24 ore, il quasi totale silenzio dei media dopo la conferma, è c’è chi grida al complotto. Il premio Nobel per la Medicina 2008, Luc Montagnier, è morto a 89 anni. Dopo il tweet sul decesso del professore francese lanciato dal quotidiano France Soir tutti i media mondiali sono rimasti per oltre un giorno in attesa di una conferma, o di una smentita, da parte dell’entourage e dei familiari di Montagnier, che è tardata ad arrivare. Una volta confermata la morte ecco che però si è verificato un inatteso silenzio da parte dei media internazionali.

Soprattutto i quotidiani francesi hanno tenuto un profilo bassissimo nei confronti del virologo che nel 1982 scoprì il virus dell’HIV ma che negli ultimi due anni si era espresso fermamente contro la vaccinazione di massa per il Covid19, sostenendo peraltro che il Coronavirus fosse stato deliberatamente creato in laboratorio e volontariamente diffuso tra la popolazione prima cinese poi mondiale. Se i quotidiani quindi hanno lasciato in un angolo Montagnier è sulle piattaforme social che si sono levate discussioni, critiche, ipotesi di complotto. Didier Raoult, microbiologo specializzato in malattie infettive, che ha promosso l’idrossiclorochina come cura per il Covid, ha twittato: “Perdiamo un uomo la cui originalità, indipendenza e scoperte sull’RNA hanno permesso la creazione del laboratorio che ha isolato e identificato il virus dell’AIDS. Questo gli valse la fama, il premio Nobel e l’incredibile ostilità dei suoi colleghi. L’attenzione prestata alle sue ultime ipotesi era sproporzionata”.

Sotto l’affermazione piuttosto pacata e non proprio complottista di Raoult, da molti francesi visto in questi ultimi due anni come medico antisistema, lui di Marsiglia contro l’accademia centralista parigina, ecco molti utenti a ricordare la presenza di Montagnier a Milano in piazza il gennaio scorso nella manifestazione antiCovid e antiGreenPass organizzata da Italexit. “Perché in Francia nessuno lo ha ricordato?”, si chiedono in molti ma senza arrivare a dubbi e interrogativi che invece tra gli utenti social italiani abbondano. Tra questi il popolare accunt GattoThunbergShow twitta: “Se verrebbe (orrore grammaticale!) confermata la morte di Montagnier, sarebbe spontaneo pensare ad un omicidio mirato, il cui mandante andrebbe cercato tra quelle che Falcone definiva ‘menti raffinatissime’”. Anche l’account Covidiots – la pagina officinale: “Guarda un po’ il caso: muoiono solo gli scienziati e i medici che si contrappongono al sistema. E ovviamente uno era molto depresso (il riferimento è al suicidio del dottor Giuseppe De Donno ndr) e l’altro molto anziano, certo”.