Sarà sentito dalla procura di Genova il pm Antonino Nastasi, nell’ambito dell’inchiesta bis sulle indagini svolte dai magistrati senesi sulla morte di David Rossi, il capo della comunicazione il capo della comunicazione di Mps precipitato dalla finestra del suo studio nel marzo 2013 a Siena. Un passaggio “dovuto” visto che il pubblico ministero è stato sentito in commissione parlamentare di inchiesta.

I magistrati liguri avevano aperto una inchiesta dopo l’audizione del colonnello dei carabinieri Pasquale Aglieco, all’epoca comandante provinciale di Siena, che nel corso dell’audizione in Commissione parlamentare aveva riferito di essere entrato nell’ufficio di Rossi subito dopo la morte con il pm Antonino Nastasi, uno dei tre sostituti senesi, insieme a Nicola Marini e Aldo Natalini. Dal resoconto, per i commissari, sarebbe emerso un grave inquinamento probatorio: dal rovesciamento del cestino, alla chiusura della finestra da cui precipitò Rossi in un vicolo sul retro della sede di Mps, dagli effetti personali toccati o mossi nella stanza tra cui il computer, fino ai momenti in cui un pm avrebbe risposto a due telefonate pervenute sul cellulare del manager. Quest’ultima circostanza sarebbe stata smentita già dai tabulati telefonici. Nastasi in commissione ha smentito di avere risposto al telefono e di avere avuto la volontà di insabbiare le indagini.

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