“Già ieri dopo la sciata in pista ci sono rimasta un po’ male, il tracciato era abbastanza banale, pensavo si andasse un po’ più veloci. Ho dato tutto ma oggi non era abbastanza, devo accettare che oggi non ero la migliore”. Questo il commento a caldo di Federica Brignone dopo aver ottenuto un settimo posto nel SuperG donne ai Giochi olimpici di Pechino. “Mi dispiace visto come sto sciando quest’anno in SuperG – ha spiegato la 31enne valdostana ai microfoni di Rai Sport – non sono la migliore lì, è ovvio che il piano finale è veramente lungo e il muro non è un muro, non c’è un passaggio difficile. Non è per cercare scuse, sarei più delusa se non avessi fatto il massimo, io il mio l’ho fatto, mi spiace non è stato abbastanza”.
Quindi niente podio per le azzurre nel supergigante femminile: oltre alla Brignone, che si è piazzata settima a 66 centesimi dal podio, Elena Curtoni è arrivata decima, Marta Bassino diciassettesima. La medaglia d’oro va a Lara Gut-Behrami (1’13″51), davanti alla svizzera Mirjam Puchner (+0.22) e alla connazionale Michelle Gisin (+0.30). La Brignone ha dichiarato però di essere “soddisfatta della mia prestazione, è l’unica cosa che posso controllare”. “Non sono neanche delusa – spiega l’azzurra – semplicemente non è stato abbastanza. Come si reagisce? La vita va avanti comunque, alla fine è una gara di sci, anche se olimpica. Io non posso controllare la pista, non posso controllare cosa fanno le altre e come vanno i miei sci. Non posso controllare queste cose. Quello che io potevo fare l’ho fatto, e di questo vado orgogliosa. Non ho fatto due porte e sono uscita. Ho fatto il massimo. La gara è così ed era facile, bisognava attaccare è andata così. Non ci sono scuse”, ha concluso la sciatrice meneghina.