“Finora il Ministro Bianchi è stato sordo alle nostre richieste. Ci deve ascoltare: vogliamo essere protagonisti del cambiamento del modello scolastico”. Lo dicono gli studenti e le studentesse milanesi che questa mattina sono scesi di nuovo in piazza a Milano in segno di protesta dopo la morte dei Lorenzo Parelli, il 18enne morto in azienda durante uno stage. Tra i motivi della mobilitazione infatti c’è anche la richiesta di migliorare le condizioni della alternanza scuola-lavoro, tanto che uno degli slogan urlati dagli studenti è proprio “non si può morire di scuola”. Gli studenti chiedono inoltre di rivedere le regole per gli esami di maturità. Il corteo ha sfilato per le vie del centro raggiungendo il liceo Manzoni. Gli agenti in tenuta antisommossa hanno indossato le bodycam, dotazione annunciata nelle scorse settimane e di cui ha parlato anche la ministra dell’interno Luciana Lamorgese durante la conferenza stampa di lunedì 7 febbraio a Milano. Il cordone di poliziotti ha scortato il corteo, senza particolari momenti di tensione con i manifestanti
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