Cronaca

La scala antincendio dell’hotel dei Marcucci occupa parte della piazza, ma il Comune si dimentica di far pagare l’occupazione del suolo

L'albergo Grand Universe (per metà è del senatore Pd e dei suoi fratelli) non ha mai pagato il canone di 7600 euro all'anno. Ora dovrà versarne almeno 68mila. La società si difende: "Nei documenti forniti dall'amministrazione non c'era niente da pagate. Se c'è da saldare, lo faremo"

Sostengono si sia trattato solo di una svista. Ma al Comune di Lucca la svista sarebbe potuta costare cara. Per mesi il lussuoso hotel Universo, riaperto a novembre del 2020 nella centralissima piazza del Giglio col nome di Grand Universe Lucca, ha occupato abusivamente una piazzetta di 47 metri quadri con la sua scala antincendio. Abusivamente, perché la concessione del Comune non era più valida, mentre l’hotel fino a oggi non ha pagato alcun canone per l’occupazione di quel suolo pubblico. E, cosa ancora più curiosa, nessuno glielo aveva sinora chiesto. Una storia che potrebbe passare inosservata tra i tanti inghippi burocratici all’italiana, se non fosse per due particolari. Primo, tra i proprietari dell’hotel Universo ci sono il senatore del Pd Andrea Marcucci e i fratelli Paolo e Marialina. Una famiglia divisa tra politica (Marialina è stata a fine anni Novanta vicepresidente della Toscana) e affari (soprattutto nel settore degli emoderivati con il colosso Kedrion). Una famiglia che a Lucca conta, e non poco. Secondo particolare, in Comune si sono accorti che per quella scala non è mai stato pagato alcun canone solo dopo un accesso agli atti de ilfattoquotidiano.it, che ha presentato un’istanza per visionare la concessione di suolo pubblico e conoscere quanto versato fino a oggi dall’hotel.

La domanda era banale, ma in Comune hanno faticato un bel po’ per dare una risposta. Prima gli uffici hanno inviato un documento che faceva riferimento a una concessione valida dal 2017 a tutto il 2021. Ma a ilfatto.it risultava che l’hotel avesse ottenuto una concessione molto più lunga, di nove anni. Così negli uffici dello Sportello unico per le imprese hanno guardato meglio nei cassetti ed è spuntata la vera concessione. Ma ecco la doppia sorpresa: nonostante l’hotel dovesse un canone di 7.600 euro all’anno a partire dalla riapertura, il Comune non aveva mai ricevuto (e nemmeno chiesto) il becco di un quattrino. Mentre la concessione era addirittura decaduta: come hanno fatto notare a quel punto gli stessi uffici comunali, l’autorizzazione sottostava a una condizione: “Decade – si legge nel documento datato ottobre 2017 – qualora l’attività non abbia inizio entro due anni dal rilascio”. E l’hotel ha riaperto dopo una lunga ristrutturazione solo a fine 2020, a tempo ormai scaduto. Che significa tutto questo? “Che in questo momento c’è un’occupazione abusiva di suolo pubblico”, hanno risposto a fine dicembre dal Comune, garantendo di essersi attivati, dopo l’accesso agli atti di questo giornale, per recuperare quanto dovuto e predisporre una nuova concessione.

La scala dell’hotel aveva creato molte polemiche in città già quattro anni fa. L’occupazione di una piazzetta intera di 47 metri quadri era stata vista dalle opposizioni in Comune come un favore ai Marcucci. E gli uffici dell’amministrazione avevano avuto grattacapi anche allora, considerata la particolarità del caso e visto che di solito si danno in concessione spazi come quelli per i dehor dei bar, non intere piazzette per scale che difficilmente un giorno potranno essere rimosse. Per questo il dirigente responsabile delle occupazioni di suolo pubblico aveva indicato che la piazzetta andasse “sdemanializzata”, cioè venduta all’asta al miglior offerente. Una soluzione sgradita ai proprietari dell’hotel e rifiutata dalla giunta di allora, a guida Pd come oggi, tra le proteste di Fratelli d’Italia e di M5s.

Se tutto ciò non fosse bastato, ora è saltato pure fuori che la piazzetta è stata occupata per più di un anno a sbafo. Perché l’hotel non si è preoccupato di versare alcun canone? Domanda da porre ad Andrea Barbuti, amministratore delegato della Universo Real Estate, società proprietaria dell’hotel che appartiene per il 50% ai Marcucci e per l’altro 50% al gruppo degli hotel Marriott attraverso Shaner Italia. “Nei documenti che il Comune ci aveva fornito – dice Barbuti – non era riportata la clausola di decadenza in caso di mancata apertura entro due anni. E non ci è mai arrivato alcun bollettino da pagare. Se c’è stata disattenzione, mi sembra una situazione molto facile da risolvere: basta pagare, se ci sono delle sanzioni pagheremo anche quelle”.

Ora il caso è in via di soluzione. Il Comune, dopo essersi consultato con l’Agenzia delle entrate, ha predisposto una nuova concessione con validità retroattiva che prevede un canone annuale di circa 7.600 euro, che per nove anni fanno più di 68mila, e una fideiussione sempre di 7.600 euro come garanzia su eventuali danni subiti dalla piazzetta. I mesi passati andranno invece regolarizzati con tanto di sanzione. Non una bella notizia in tempi in cui gli alberghi devono già fare i conti con le questioni della pandemia. Che pensa di tutto ciò il senatore Marcucci? “Lui non si è mai occupato dell’hotel”, tagliano corto dal suo staff.

@gigi_gno

Riceviamo e pubblichiamo

La concessione rilasciata dal Comune di Lucca in favore di Universo Real Estate S.r.l. nell’ottobre 2017 riferita all’occupazione permanente di suolo pubblico per la scala esterna di sicurezza antincendio ubicata in “Corte Paoli”, ha una durata di ben 9 anni decorrente dall’avvio dell’attività, avvenuta nel novembre 2020. Nello stesso atto NON vi è traccia alcuna di asserite (da Voi) clausole di decadenza su tale concessione, nel caso di mancato avvio dell’attività entro i 2 anni successivi dal rilascio. In buona sostanza, il Comune di Lucca non ha apposto alcuna condizione limitativa a pena di decadenza che potesse in qualche modo inficiare sulla validità di tale concessione, che quindi è tutt’ora pienamente in vigore e che proprio in forza di ciò è facile comprendere che la società alberghiera non abbia consumato alcun genere di abuso su tale piazza per la scala in oggetto. Preme poi precisare che, l’albergo Universo ha sempre pagato regolarmente, interamente e con puntualità i canoni di occupazione per la scala in questione che via via venivano richiesti dal Comune di Lucca, dei quali sono conservate le relative quietanze.

E’ doveroso chiarire che il Comune di Lucca, alla luce delle normative Covid e quindi dei vari sgravi concessi alle strutture ricettizie, riconosceva un credito a favore di Universo Real Estate S.r.l. per l’importo di Euro 50.125,37, precisando altresì che l’importo indicato ben poteva essere utilizzato in compensazione dalla stessa, per eventuali futuri costi relativi all’occupazione del suolo pubblico a decorrere dall’anno 2021.

Detto ciò, solamente nel corrente mese di Febbraio 2022, il Comune di Lucca ha comunicato ed al contempo quantificato a Universo Real Estate S.r.l. l’esatto ammontare del canone di occupazione del suolo pubblico per i nove anni di vigenza della concessione, ovvero dal 26/11/2020 al 26/11/2029, per cui si capisce che la società alberghiera anche in astratto non avrebbe mai potuto adempiere in precedenza al pagamento dei canoni e comunque limitatamente alla sola annualità già maturata (essendo gli altri canoni riferiti ad annualità future), non essendo appunto quantificati. L’Universo real estate s.r.l., non ha mai inteso sottrarsi ai pagamenti in favore dell’Ente in oggetto, ma che anzi per converso si è sempre dichiarata disponibile ad effettuare prontamente, non appena questi gli fossero stati domandati e quantificati.

Insomma, la situazione che emerge è ben lungi dal voler apparire abusiva ed a “sbafo” a vantaggio dei Marcucci, come invece maliziosamente descritta. Nessun accostamento alla vicenda esposta (asseriti abusi) può essere mosso poi verso il Senatore Marcucci, che appare il vero bersaglio di questo articolo, poiché lo stesso non vanta alcuna partecipazione diretta nella Universo Real Estate S.r.l. e che, meno che mai si è interessato e/o occupato della gestione di tale società, dato che vi è un apposito management preposto”.

Avv. Massimiliano Capecchi

La clausola di decadenza della concessione non è da me asserita, ma è contenuta nell’autorizzazione del Comune di Lucca del 25 ottobre 2017 a firma dell’ex dirigente Graziano Angeli, documento che il Comune ha inviato a seguito dell’istanza di accesso agli atti. Il fatto che la concessione non sia più in vigore mi è stato riferito anche dagli uffici del Comune. Riguardo agli “asseriti abusi”, dagli uffici comunali hanno spiegato che “in questo momento c’è un’occupazione abusiva di suolo pubblico”.

I canoni che l’hotel Universo ha pagato in passato non erano per l’occupazione di suolo pubblico da parte della scala in questione, ma per l’occupazione da parte del cantiere per la ristrutturazione dell’hotel, cantiere che occupava anche la piazzetta dove ora sorge la scala. Invece, da quando l’hotel ha riaperto a novembre 2020, il canone di occupazione della piazzetta dovuto per la scala non è stato più pagato. La piazzetta è stata dunque occupata “a sbafo”, che significa proprio “senza pagare”. Che il Comune quel canone non lo abbia nemmeno chiesto è stato correttamente riportato nell’articolo. Ed è una delle stranezze di questa vicenda.

Per quanto riguarda l’esistenza di un credito a favore dell’hotel, ne avrei dato volentieri conto se l’amministratore delegato della Universo real estate, in una delle due non brevi telefonate intercorse, lo avesse fatto presente. Resta comunque il fatto che il Comune ha chiesto il versamento del canone per la scala solo dopo l’accesso agli atti de ilfattoquotidiano.it.

Nessuno ha messo in dubbio che il senatore Andrea Marcucci non si occupi della gestione dell’hotel. Il senatore è però consigliere della Maggio RE, società che possiede il 50 per cento della Universo real estate e la cui proprietà è riconducibile, attraverso una serie di altre società, ad Andrea Marcucci e ai suoi fratelli Marialina e Paolo. (L.F.)