Al ristoratore fascista di Sequals, in provincia di Pordenone, sono costate care le offese rivolte lo scorso autunno in un video al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al premier Mario Draghi. Ferdinando Polegato, con la camicia nera e il fez, mostrando i cimeli del Ventennio e le foto di Mussolini che si trovano all’interno del bar ristorante Teodora, aveva protestato contro le tasse e le misure sanitarie. Ma aveva ecceduto, lasciandosi andare a espressioni pesantissime tanto che l’allora questore Marco Odorisio aveva disposto la chiusura del locale per due mesi. Adesso Polegato (che ha anche perso un ricorso al Tar contro il provvedimento) ha riaperto, ma ha ricevuto dal Tribunale di Pordenone un decreto penale di condanna, con una pena pecuniaria di 13.500 euro. Il motivo? Aver offeso l’onore e il prestigio del presidente della Repubblica. Il ristoratore ha replicato dichiarando: “Io non pago. Voglio essere arrestato, non ho paura di nessuno, che vengano e mi mettano i ferri”.
Anche a ottobre la sua protesta aveva preso avvio da alcune cartelle fiscali che aveva sventolato di fronte alla telecamera. Il video era finito su Telegram e WhatsApp, ma era stato individuato dalla Polizia che lo aveva oscurato, anche perché incitava ad organizzarsi per una rivolta violenta. Tra l’altro aveva detto: “Oggi è San Michele, una volta ammazzava i draghi. Vogliamo diventare cavalieri anche noi e ammazzare il… drago”. A seguire un commento volgare su Mattarella e l’incitamento: “Ci sono stati dei gruppi che si sono organizzati… anche armati, e penso che adesso è ora di finirla. Bisogna cominciare a tirar fuori i c… e le p… Cominciamo a mettere in galera prima i magistrati, i più grandi delinquenti che ci sono in Italia… colpi di Stato, hanno fatto di tutto e di più…”.
La richiesta di decreto penale è stata formulata dal pubblico ministero Andrea Del Missier e accolta dal gip Monica Biasutti. La previsione di condanna è di 6 mesi di reclusione, convertiti nella pena pecuniaria di 13.500 euro, ossia 75 euro per ogni giorno di pena detentiva. Polegato, molto mussolinianamente, non sembra disposto a piegarsi. “Mi farò la mia galera. Qua c’è il divieto di esprimere un’opinione, ci sono dei criminali che ci governano e noi siamo costretti a chiudere con il caro bollette. A destra e a sinistra sono tutti uguali. Questa è una dittatura, peggio del fascismo. E io non pago, voglio essere arrestato, che vengano a portarmi via”.
Cronaca
Pordenone, il titolare del bar ‘fascista’ Teodora deve pagare 13.500 euro dopo gli insulti a Mattarella: “No, preferisco il carcere”
Ferdinando Polegato lo scorso ottobre aveva diffuso un video su Telegram e Whatsapp - poi oscurato dalle forze dell'ordine - in cui aveva incitato alla rivolta violenta contro le restrizioni. Tra le altre cose aveva detto anche questo: "Cominciamo a mettere in galera prima i magistrati, i più grandi delinquenti che ci sono in Italia"
Al ristoratore fascista di Sequals, in provincia di Pordenone, sono costate care le offese rivolte lo scorso autunno in un video al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al premier Mario Draghi. Ferdinando Polegato, con la camicia nera e il fez, mostrando i cimeli del Ventennio e le foto di Mussolini che si trovano all’interno del bar ristorante Teodora, aveva protestato contro le tasse e le misure sanitarie. Ma aveva ecceduto, lasciandosi andare a espressioni pesantissime tanto che l’allora questore Marco Odorisio aveva disposto la chiusura del locale per due mesi. Adesso Polegato (che ha anche perso un ricorso al Tar contro il provvedimento) ha riaperto, ma ha ricevuto dal Tribunale di Pordenone un decreto penale di condanna, con una pena pecuniaria di 13.500 euro. Il motivo? Aver offeso l’onore e il prestigio del presidente della Repubblica. Il ristoratore ha replicato dichiarando: “Io non pago. Voglio essere arrestato, non ho paura di nessuno, che vengano e mi mettano i ferri”.
Anche a ottobre la sua protesta aveva preso avvio da alcune cartelle fiscali che aveva sventolato di fronte alla telecamera. Il video era finito su Telegram e WhatsApp, ma era stato individuato dalla Polizia che lo aveva oscurato, anche perché incitava ad organizzarsi per una rivolta violenta. Tra l’altro aveva detto: “Oggi è San Michele, una volta ammazzava i draghi. Vogliamo diventare cavalieri anche noi e ammazzare il… drago”. A seguire un commento volgare su Mattarella e l’incitamento: “Ci sono stati dei gruppi che si sono organizzati… anche armati, e penso che adesso è ora di finirla. Bisogna cominciare a tirar fuori i c… e le p… Cominciamo a mettere in galera prima i magistrati, i più grandi delinquenti che ci sono in Italia… colpi di Stato, hanno fatto di tutto e di più…”.
La richiesta di decreto penale è stata formulata dal pubblico ministero Andrea Del Missier e accolta dal gip Monica Biasutti. La previsione di condanna è di 6 mesi di reclusione, convertiti nella pena pecuniaria di 13.500 euro, ossia 75 euro per ogni giorno di pena detentiva. Polegato, molto mussolinianamente, non sembra disposto a piegarsi. “Mi farò la mia galera. Qua c’è il divieto di esprimere un’opinione, ci sono dei criminali che ci governano e noi siamo costretti a chiudere con il caro bollette. A destra e a sinistra sono tutti uguali. Questa è una dittatura, peggio del fascismo. E io non pago, voglio essere arrestato, che vengano a portarmi via”.
Articolo Precedente
Veneto, manager della sanità pubblica in una voragine di debiti (privati) per investimenti immobiliari finiti male: un buco da 11 milioni
Articolo Successivo
Alessio Terranova morto, lo chef di “Casa Sanremo” ha perso la vita in un incidente stradale
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Usa: “Telefonata Trump-Putin? Pace mai così vicina”. “Il tycoon pensa a riconoscere la Crimea come russa”. Armi, l’Ue vuole altri 40 miliardi dai “volenterosi”
Mondo
Contro Trump il Canada si fa scudo anche con la corona: “Noi e Regno Unito sovrani sotto lo stesso re”
Mondo
Scontro a distanza Francia-Usa. “Ridateci la statua della libertà”, “Non parli tedesco grazie a noi”
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".