Francesco De Florio De Grandis, pensionato ed ex imbianchino con la passione della pittura e musica di 72 anni, è stato ucciso a un centinaio di metri da casa con una decina di colpi di pistola domenica mattina a in via Cipollone, nel quartiere Santa Rita di Lanciano, in provincia di Chieti. Il presunto colpevole è un vicino di casa che è stato fermato dai Carabinieri. La vittima era a piedi, come faceva sempre era uscito per recarsi in centro.
Gli altri vicini descrivono la vittima come un uomo gentile, un “pezzo di pane”. Per la sua passione per la pittura era conosciuto in città come “il pittore della notte“. L’uomo viveva con la famiglia in un appartamento lontano dal centro storico. Lascia la moglie Licia e 3 figli: Carmine, Franco e Roberto. Carmine, il più grande, ha riferito ai media locali che il padre è uscito di casa, a piedi dopo le 8. Ha percorso un centinaio di metri ed è stato colpito da una decina di colpi di arma da fuoco.
Il condomino, coetaneo, ha seguito la vittima e gli ha sparato alle spalle una decina di colpi di pistola, poi è fuggito ma è stato subito fermato dai carabinieri. Alla cruenta scena hanno assistito dai balconi prospicienti alcuni testimoni. Il movente del delitto sarebbe legato a crisi schizofreniche dell’indagato convinto che De Grandis parlasse male di lui. Sul posto si è recato il pm Serena Rossi.
La vittima, esperto artigiano anche per la preparazione di pupazzi in carta pesta per il carnevale, era molto noto a Lanciano, conosciuto con il nomignolo di Ciccillo. Sconvolti i residenti e l’intera famiglia. Uno dei figli, Carmine, racconta: “È uscito a piedi per recarsi in centro, con l’autobus, come faceva normalmente e per andare a messa in Cattedrale. Aveva percorso qualche decina di metri e poco dopo qualcuno ha citofonato a casa di mia madre dicendogli che il corpo insanguinato di papà a terra. Mio padre non aveva mai litigato con nessuno ed era un uomo era tranquillissimo”.
“Non conosco bene il presunto colpevole e non riesco a capire come questa lite, che penso sia condominiale, sia potuta sfociare in così grande violenza”, ha dichiarato a LaPresse il sindaco di Lanciano (Chieti) Filippo Filipponi. “Conoscevo bene la vittima, una persona tranquillissima, pensionato con una vena artistica – ha aggiunto il primo cittadino di Lanciano – Naturalmente ci lascia tutti quanti sconvolti perché proprio ieri lo avevo incontrato e avevo parlato con lui proprio di come organizzare il Carnevale”.