La campagna “Dalla parte giusta della storia” ha celebrato San Valentino in un modo molto speciale. Con un’azione romantica, con un violinista professionista ad accompagnare, sulle note di “Brividi”, la piazza si è riempita di cuori rossi per accogliere una “proposta seria”. A raccontare il messaggio anche il video della campagna, interpretato dall’attrice Kyshan Wilson, volto della fiction Rai “Mare fuori”, realizzato dal regista Luca Ciriello di Lunia Film. Sia il video sia il flash mob riproducono la celebre scena del film “Love Actually”. Attivisti e attiviste delle nuove generazioni faranno una dichiarazione d’amore e una proposta “seria”, che vale come una richiesta di fidanzamento ufficiale all’Italia. Approviamo la riforma della cittadinanza entro la fine della legislatura?
“I dati che abbiamo pubblicato insieme a IDOS il 5 febbraio in occasione del trentennale dell’attuale legge sulla cittadinanza mostrano che il cambiamento socio-demografico dell’Italia è già diventato storia – dichiara Micheal Yohanes, fotografo e attivista della campagna – Ora tocca ai parlamentari decidere da che parte della storia schierarsi. Se da quella giusta, di chi riconosce diritti a un milione e mezzo di persone discriminate, o da quella sbagliata”. “Abbiamo chiesto alla commissione Affari costituzionali e ai capigruppo dei partiti di incontrarci per accogliere una proposta seria – continua Michelle Rivera, dell’associazione Sonrisas Andinas – quella di approvare una riforma giusta entro la fine della legislatura. Non c’è più alcuna scusa che la politica possa addurre per rimandare la necessità di riconoscere i diritti di chi cresce in Italia con genitori stranieri, di chi vi nasce o vi vive stabilmente. Abbiamo il sistema più rigido d’Europa”. La Rete per la riforma della cittadinanza è un coordinamento di attivisti e attiviste e organizzazioni della società civile che promuove la campagna www.dallapartegiustadellastoria.it
“ActionAid è al fianco delle attiviste e gli attivisti che si mobilitano in Italia per chiedere la modifica dell’attuale legge sulla cittadinanza, che rende discriminatorie le nostre istituzioni. Aderiamo e sosteniamo la Rete per la riforma della cittadinanza perché crediamo che sia giusto e urgente riconoscere il diritto di oltre un milione di giovani nati o cresciuti in Italia che chiedono semplicemente di essere riconosciuti come cittadini, al pari di tutti gli altri” dichiara Katia Scannavini, Vice Segretaria Generale ActionAid Italia.