Un agguato su cui indagano i carabinieri. Era l’alba quando Paolo Corelli, 47 anni, commesso in un supermercato di Fiumicino, incensurato, è stato ucciso a colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata. L’uomo è stato raggiunto da tre proiettili. L’omicidio è avvenuto ad Acilia, alla periferia sud di Roma. Gli investigatori dell’Arma ipotizzano che a compiere il delitto sia stato un killer forse improvvisato e fuggito a piedi subito dopo. I carabinieri stanno ricostruendo la vita dell’uomo, i contatti e raccogliendo le testimonianze del caso. La vittima, che nei weekend lavorava come buttafuori nei locali, non ha precedenti penali, ma la zona dove è avvenuto il fatto, l’area delle case popolari di San Giorgio ad Acilia, in passato è stata al centro di indagini sullo spaccio di sostanze stupefacenti e racket. Il fratello dell’uomo si trova attualmente agli arresti domiciliari per vicende di droga, ma questo particolare potrebbe non avere nulla a che a fare con quanto avvenuto in via Alberto Galli.
Secondo la ricostruzione degli investigatori l’assassino ha esploso cinque colpi: due proiettili lo hanno colpito alla schiena, il terzo al torace. L’uomo è morto sul colpo e a nulla è servito l’intervento del 118: molti hanno sentito gli spari e chiamato il numero unico di emergenza. Il pm Stefano Luciani, titolare del fascicolo, ha disposto una autopsia. L’aggressore ha fatto perdere le proprie tracce, ma gli inquirenti stanno setacciando le telecamere di videosorveglianza nella speranza di individuare l’autore dell’agguato. Nelle ore successive ai fatti i carabinieri hanno ascoltato testimoni per cercare elementi utili alle indagini e dare un nome all’omicida: non si esclude che l’autore possa essere legato anche a gruppi della piccola criminalità dell’est molto radicata nel quartiere.