Eloisa e Abelardo: il docente e l’allieva
Questa è una storia struggente, documentata da lettere d’amore fra le più sensuali mai scritte. Di nobile famiglia bretone, Abelardo è un affermato chierico docente a Notre-Dame di Parigi. Lei, Eloisa, è la nipote del canonico Fulberto. Abelardo è già un intellettuale affermato quando, nel 1117 a 36 anni, viene travolto dalla passione per la sua allieva Eloisa, di vent’anni più giovane. Una delle poche donne colte in un’epoca in cui l’analfabetismo femminile era la regola. Fra i due scattano ammirazione e passione travolgenti. Esplode lo scandalo. Fulberto, accecato per il disonore, allontana la nipote da Abelardo ma lui “rapisce” e la affida alla sua famiglia in Bretagna. Nel frattempo nasce il loro figlio Astrolabio e il teologo, per placare l’ira dello zio, si propone di sposare Eloisa in segreto. La notizia delle nozze però circola, Eloisa entra in convento senza prendere i voti ma Fulberto paga dei sicari che nella notte evirano Abelardo. Il loro amore proseguirà a distanza fino alla morte. Eloisa sarà badessa dell’oratorio del Paracleto fondato da Abelardo e lo farà diventare un centro di cultura della Francia nord-orientale. Abelardo continuerà a scriverle, sentendosi però in colpa: “Col pretesto dello studio ci abbandonammo perdutamente all’amore, e proprio lo studio offriva quegli angoli segreti che la passione predilige”. Eloisa invece non avvertirà mai quella sensazione. Anzi: “Io, che dovrei piangere su quello che ho fatto, sospiro invece per ciò che ho perduto”.