Non c’è più l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. In molti però scelgono liberamente di portarla, per tutelarsi. E a qualcuno questo “non piace”. A chi? A Enrico Ruggeri: “In giro per Milano: un bel 30% di gente ancora con la mascherina, compresi dei giovani. La schiavitù mentale è più forte di quella legislativa“. Questo il messaggio postato su Twitter dal cantautore. Un polemica abbastanza chiara, la sua. E molte sono state le critiche: “Prima invocano la libertà. E poi criticano la libera scelta degli altri”, la risposta secca di Nino Cartabellotta, presidente del Gimbe. E molte, moltissime, le risposte sarcastiche: “Ho un po’ di ansia a camminare con la mascherina per strada perché ho paura di incontrare Enrico Ruggeri che poi mi giudica schiavo di non ho capito bene che cosa”, “Hai portato gli occhiali da sole al chiuso per anni eppure nessuno t’ha detto niente, farti i cazzi tuoi no?“, “Stamattina davanti all’armadio ero indeciso e alla fine ho messo un maglione a collo alto, a quel punto sento una voce dietro di me che dice ‘secondo me più tardi fa caldo e il collo alto è eccessivo, mi giro e chi era? Indovinato proprio lui Enrico Ruggeri“, “Quindi ricapitoliamo: se uno se la mette perché c’è la legge è uno schiavo. Se invece se la mette e non c’è la legge è uno schiavo lo stesso”.
In giro per Milano: un bel 30% di gente ancora con la mascherina, compresi dei giovani.
La schiavitù mentale è più forte di quella legislativa.— Enrico Ruggeri (@enricoruggeri) February 13, 2022