Nel giorno della doppia medaglia, grazie al bronzo di Nadia Delago, i campioni italiani esultano. Il nuotaore, due medaglie a Tokyo dopo un mese di stop per mononucleosi: "Ha realizzato qualcosa di grandioso. È una campionessa, sapevo che avrebbe tirato fuori qualcosa". Gustav Thoeni: "Dopo le cadute ti resta dentro qualcosa, non era facile". Roberta Vinci: "Passione, impegno, sacrificio, determinazione. In una parola: sport"
Doppietta storica per l’Italia alle Olimpiadi invernali di Pechino. A portarla a casa sono Sofia Goggia e Nadia Delago, rispettivamente medaglia d’argento e di bronzo nella discesa libera. Non succedeva da 20 anni, da quando Daniela Ceccarelli vinse l’oro e Karen Putzer il bronzo nel SuperG dei giochi di Salt Lake City del 2002. “Dedico questa medaglia a me stessa, perché al cancelletto c’ero io, e a tutte le persone che ci hanno creduto e che mi hanno presa per mano in questo percorso che dopo Cortina sembrava andato in fumo. Questa medaglia ha un valore incredibile”, sono le prime parole di Sofia Goggia subito dopo la fine della gara, che prosegue rivelando di aver passato un periodo complicato dopo l’infortunio nel supergigante di Cortina dello scorso gennaio, solo 23 giorni fa.
“Il momento più difficile? Il lunedì dopo l’infortunio e quando qui a Pechino ho rimesso gli sci ai piedi, perché sapevo che avrei dovuto far una progressione enorme e avevo quasi paura anche in campo libero di fidarmi della mia gamba, di fidarmi di me stessa nuovamente”. “Per il valore soggettivo è l’impresa più bella della mia carriera, per il valore della medaglia no, ma per quello che significa per me sì”, conclude la campionessa bergamasca. Goggia svela inoltre che la prima persona che ha chiamato prima della premiazione è stata Lindsey Vonn: “Mi ha detto ‘ho le lacrime, sei stata bravissima’, io le ho risposto ‘eh sì ma l’oro’ e lei ‘eh sì conosco quella sensazione'”.
Alla sciatrice azzurra sono arrivati una valanga di complimenti da parte di campioni azzurri dello sci e di altri sport. Compreso Marcell Jacobs, oro a Tokyo nei 100 metri e nella 4×100: “Che impresa straordinaria, Sofia Goggia! E che velocità! I grandi campioni sono quelli che cadono, si rialzano e tornano a vincere più forti degli infortuni”. Gregorio Paltrinieri, medaglia d’argento negli 800 metri stile libero e bronzo nella 10 km in acque libere alle ultime Olimpiadi, risultati ottenuti dopo il mancato allenamento di almeno un mese per colpa di una mononucleosi, si è voluto complimentare con la sciatrice bergamasca per il successo raggiunto dopo il suo difficile infortunio: “È stato bellissimo. Ha realizzato qualcosa di grandioso. Capisco cosa può aver provato lei, sconforto e paura. Ero anche io nella sua stessa situazione, avevo paura di aver compromesso tutto a poche settimane dai Giochi. Ma essendo una grande campionessa, che ha dimostrato tante volte una grande forza mentale, sapevo che sarebbe riuscita a tirare fuori qualcosa. Le devo fare i complimenti. È stata una grande”.
Complimenti che arrivano anche dal gigante dello sci Gustav Thoeni, che in carriera ha collezionato 4 vittorie in coppa del mondo generale tra il 1971 ed il 1975, l’oro olimpico nello slalom gigante e l’argento nello slalom speciale a Sapporo 1972, l’argento nello slalom speciale a Innsbruck 1976. A Sapporo portò a casa una doppietta con il cugino Roland Thoeni e a Innsbruck un’altra con Piero Gros, entrambe nello slalom speciale. “A Sofia Goggia non posso dire altro che brava, arrivare seconda a 23 giorni dall’infortunio di Cortina: quando fai una caduta del genere ti rimane dentro qualcosa e ce ne vuole per riprendere e fare quello che ha fatto lei non è una cosa da poco”, ha commentato il campione azzurro.
Infine il commento di Kristian Ghedina, uno dei massimi specialisti delle prove veloci, sulla prestazione della campionessa delle Fiamme Gialle: “Sofia ha creduto in sé stessa, ero convinto che con la sua voglia di rivalsa e la sua tenacia potesse fare una gran gara”. “Goggia ha fatto una grande prova e ha ottenuto un grande risultato. L’ho sempre detto che se Sofia se la fosse sentita, se ci fossero state le condizioni per tornare, doveva provarci. Se hai un infortunio dopo una stagione fatta fin lì alla grande, sei motivato e hai una energia enorme, una adrenalina che ti spinge a rimetterti subito in corsa, e così è stato”, conclude Ghedina che in carriera ha conquistato 3 medaglie iridate con 13 successi in coppa del mondo. “Vedi alla voce passione, impegno, sacrificio, determinazione. In una parola: SPORT. Grande Sofia”, è invece il tweet con cui la ex tennista Roberta Vinci ha voluto esprimere il suo apprezzamento verso la campionessa bergamasca.
Vedi alla voce passione, impegno, sacrificio, determinazione.
In una parola: SPORT. Grande Sofia. https://t.co/OSTDKtbx8F— Roberta Vinci (@roberta_vinci) February 15, 2022