“Un atto che ha una vibrazione pericolosa, che paradossalmente si avvicina al bullismo“. Così Ambra Angiolini ha commentato su Repubblica il recente episodio avvenuto nel liceo Righi di Roma, in cui una professoressa si è rivolta ad una studentessa di 16 anni dicendole: “Ma che stai sulla Salaria?”, in riferimento al fatto che la ragazza avesse la pancia scoperta. “Io, madre d’una figlia di 18 anni e d’un figlio di 16, sono appassionata di tutti i fenomeni di socializzazione dei giovani. E mentre sto per riaffrontare a teatro un lavoro che testimonia il non dialogo e le dispute di amore-rabbia che consegnano solo slogan e fragilità alle generazioni di domani, ecco in un liceo romano la docente che accusa un’allieva con una striscia di pancia scoperta d’essere una donna di strada”, ha aggiunto Angiolini.
E ancora l’attrice – da domani al Teatro Ambra Jovinelli con Il nodo – ha spiegato: “Il giudizio teso a vessare l’altro è il corrispettivo d’un ‘meccanismo bullo’, senza contare il cattivo gusto della metafora che cita una via notturna”. In seguito ha aggiunto: “A casa e nelle aule si dovrebbe alimentare l’evoluzione dei futuri adulti. Quelli che determineranno la comunità, la politica, le categorie dei cittadini. A loro vanno consegnati strumenti e sentimenti, e invece si rischia di lasciarli soli, in anarchia, più che in una qualche libertà”.
Intanto oggi 16 febbraio, centinaia di studenti del liceo scientifico della Capitale hanno saltato la prima ora di lezione per protesta: “Benvenut* nel Medioevo“, recitava uno degli striscioni a sostegno della sedicenne, esposto all’ingresso. Affianco un’ondata di ragazzi in gonna, pantaloncini corti, calzini fluo e crocs; poi ragazze a pance rigorosamente scoperte, calze a rete, minigonne. Insieme per tenere accesi i riflettori su questo episodio. “Nei confronti della docente ci sarà l’apertura di un procedimenti disciplinare. È un atto dovuto, vorrei ricondurre il tutto a un momento costruttivo e formativo”, ha affermato la preside dell’istituto romano Cinzia Giacomobono.