Martedì 15 febbraio il governo belga, guidato dal primo ministro Alexander De Croo, ha approvato un pacchetto di riforme del mercato del lavoro in base al quale, tra le altre modifiche, in Belgio i lavoratori dipendenti a tempo pieno potranno ridurre la settimana lavorativa dai 5 giorni canonici a 4, condensando perciò le ore in modo tale da guadagnare un giorno libero in più alla settimana. È la “settimana corta“, che, secondo il premier belga De Croo, permetterà ai lavoratori di avere più flessibilità e libertà. Il governo di Bruxelles ha dichiarato che sarà possibile anche lavorare per più giorni in una settimana e meno in un’altra: una flessibilità dell’orario pensata nell’ottica di una maggiore tutela della genitorialità. Ogni sei mesi il dipendente potrà quindi decidere se rinnovare la turnazione chiesta. Per arrivare ad avere spalmate 40 ore su 4 giorni sarà però necessario anche un accordo a livello di contratto collettivo.
L’obiettivo dichiarato della riforma è rendere più flessibile il mercato del lavoro per aumentare il tasso di occupazione: attualmente è al 71%, con importanti disparità a livello regionale. Il governo punta a raggiungere l’80% entro il 2030. Il ministro del Lavoro Pierre-Yves Dermagne ha annunciato l’intesa sulla riforma alle 2.30 di ieri mattina su Twitter: “Progressi concreti per tutti i lavoratori! Diritto concreto alla formazione, una protezione per gli impiegati nelle piattaforme digitali; equilibrio tra vita professionale e privata; misure di rafforzamento dell’occupazione”. Le nuove regole prevedono infatti l’introduzione di un diritto alla formazione, con la richiesta di un piano per sviluppare le competenze dei lavoratori a tutte le aziende che contano più di 20 dipendenti. Saranno fissate perciò regole per il diritto alla disconnessione (sempre in aziende oltre i 20 dipendenti), e previsti più aiuti da indirizzare a chi viene licenziato. Chi lavora con un part-time variabile, come ad esempio i cassieri di un grande magazzino, dovrà essere informato dell’orario con un anticipo di sette giorni lavorativi (dai 5 attuali). Inoltre, le nuove regole fissano criteri di compensazione tra vecchio e nuovo datore di lavoro per rendere più facili i passaggi, e per i dipendenti più anziani l’ultimo terzo del periodo di preavviso può essere convertito anche in formazione o ricollocamento tramite i contributi del datore di lavoro. Vengono introdotti alcuni paletti per tutelare maggiormente chi è occupato nella gig economy, ponendo maggiori distinzioni fra autonomi e dipendenti. Per tutti sarà prevista un’assicurazione in caso di incidente sul lavoro.
La proposta di riforma del mercato del lavoro aveva raccolto già in autunno aspre critiche da alcune correnti politiche dei verdi e dai sindacati. Il ministro dell’Ambiente, Zakia Kathabbi, aveva commentato la riforma del mercato del lavoro alla radio Bel Rtl: “Ho sempre difeso la riduzione dell’orario di lavoro, ma qui si tratta di una redistribuzione. Il giorno di riposo, come proposto in questa formula, sarebbe necessario per recuperare dalle ore prese in prestito i giorni precedenti”. Anche la Federazione Generale del Lavoro Belga, fra i più grandi sindacati del Belgio, si è espresso criticando fortemente i cambiamenti dell’esecutivo.
Mondo
Belgio, sì del governo alla ‘settimana corta’ sul posto di lavoro: quattro giorni con lo stesso numero di ore
Bruxelles ha dichiarato che sarà possibile anche lavorare per più giorni in una settimana e meno in un'altra: una flessibilità dell'orario pensata nell'ottica di una maggiore tutela della genitorialità. Ogni sei mesi il dipendente potrà quindi decidere se rinnovare la turnazione chiesta. Introdotto il diritto alla formazione e alla disconnessione
Martedì 15 febbraio il governo belga, guidato dal primo ministro Alexander De Croo, ha approvato un pacchetto di riforme del mercato del lavoro in base al quale, tra le altre modifiche, in Belgio i lavoratori dipendenti a tempo pieno potranno ridurre la settimana lavorativa dai 5 giorni canonici a 4, condensando perciò le ore in modo tale da guadagnare un giorno libero in più alla settimana. È la “settimana corta“, che, secondo il premier belga De Croo, permetterà ai lavoratori di avere più flessibilità e libertà. Il governo di Bruxelles ha dichiarato che sarà possibile anche lavorare per più giorni in una settimana e meno in un’altra: una flessibilità dell’orario pensata nell’ottica di una maggiore tutela della genitorialità. Ogni sei mesi il dipendente potrà quindi decidere se rinnovare la turnazione chiesta. Per arrivare ad avere spalmate 40 ore su 4 giorni sarà però necessario anche un accordo a livello di contratto collettivo.
L’obiettivo dichiarato della riforma è rendere più flessibile il mercato del lavoro per aumentare il tasso di occupazione: attualmente è al 71%, con importanti disparità a livello regionale. Il governo punta a raggiungere l’80% entro il 2030. Il ministro del Lavoro Pierre-Yves Dermagne ha annunciato l’intesa sulla riforma alle 2.30 di ieri mattina su Twitter: “Progressi concreti per tutti i lavoratori! Diritto concreto alla formazione, una protezione per gli impiegati nelle piattaforme digitali; equilibrio tra vita professionale e privata; misure di rafforzamento dell’occupazione”. Le nuove regole prevedono infatti l’introduzione di un diritto alla formazione, con la richiesta di un piano per sviluppare le competenze dei lavoratori a tutte le aziende che contano più di 20 dipendenti. Saranno fissate perciò regole per il diritto alla disconnessione (sempre in aziende oltre i 20 dipendenti), e previsti più aiuti da indirizzare a chi viene licenziato. Chi lavora con un part-time variabile, come ad esempio i cassieri di un grande magazzino, dovrà essere informato dell’orario con un anticipo di sette giorni lavorativi (dai 5 attuali). Inoltre, le nuove regole fissano criteri di compensazione tra vecchio e nuovo datore di lavoro per rendere più facili i passaggi, e per i dipendenti più anziani l’ultimo terzo del periodo di preavviso può essere convertito anche in formazione o ricollocamento tramite i contributi del datore di lavoro. Vengono introdotti alcuni paletti per tutelare maggiormente chi è occupato nella gig economy, ponendo maggiori distinzioni fra autonomi e dipendenti. Per tutti sarà prevista un’assicurazione in caso di incidente sul lavoro.
La proposta di riforma del mercato del lavoro aveva raccolto già in autunno aspre critiche da alcune correnti politiche dei verdi e dai sindacati. Il ministro dell’Ambiente, Zakia Kathabbi, aveva commentato la riforma del mercato del lavoro alla radio Bel Rtl: “Ho sempre difeso la riduzione dell’orario di lavoro, ma qui si tratta di una redistribuzione. Il giorno di riposo, come proposto in questa formula, sarebbe necessario per recuperare dalle ore prese in prestito i giorni precedenti”. Anche la Federazione Generale del Lavoro Belga, fra i più grandi sindacati del Belgio, si è espresso criticando fortemente i cambiamenti dell’esecutivo.
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Gaza, 13 mar. (Adnkronos/Afp) - "Il rapporto delle Nazioni Unite sugli atti di genocidio contro il popolo palestinese conferma ciò che è accaduto sul terreno: un genocidio e la violazione di tutti i principi umanitari e legali". Lo ha detto all'Afp il portavoce del movimento islamico, Hazem Qassem.
Roma, 13 mar. - (Adnkronos) - Il Premio Film Impresa è pronto a tornare per il terzo anno consecutivo. La conferenza stampa di presentazione avrà luogo il 17 marzo, alle 11, alla Casa del Cinema di Roma a Villa Borghese. Il Premio - la cui terza edizione si terrà il 9, 10 e 11 aprile sempre alla Casa del Cinema - è un’iniziativa ideata e realizzata da Unindustria con il supporto di Confindustria. Divenuto ormai un vero hub culturale e luogo d’incontro di riferimento, il Premio ha l’obiettivo di valorizzare, esaltare e comunicare i valori dell’impresa e delle persone che vi lavorano. Creatività, visione, coraggio, tradizione, appartenenza al territorio, innovazione e sostenibilità sono i protagonisti dei prodotti audiovisivi, dei cortometraggi e dei mediometraggi candidati che saranno selezionati da una giuria presieduta quest’anno da Caterina Caselli.
Alla conferenza stampa di lancio, che annuncerà i nomi di tutti i componenti della giuria e anche il dettaglio del programma degli eventi del Pfi, prenderanno parte il presidente del Premio Film Impresa Giampaolo Letta, il presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo, il direttore artistico del Premio Mario Sesti e la presidente di Giuria Caterina Caselli.
Parteciperanno inoltre i rappresentanti delle aziende partner, e interverrà anche Lorenza Lei, responsabile Cinema e Audiovisivo della Regione Lazio. La terza edizione del Premio Film Impresa si avvale del patrocinio di Regione Lazio, Roma Capitale e Rai Teche, e della collaborazione di Confindustria, Anica, Una e Fondazione Cinema per Roma. L'iniziativa è realizzata in partnership con Almaviva, Edison Next, Umana e UniCredit, e con il supporto tecnico di Spencer & Lewis, D-Hub Studios, Ega e Tecnoconference Europe. Media partner dell'evento sono Il Messaggero, Prima Comunicazione e Adnkronos.
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano afferma di aver colpito un "centro di comando appartenente alla Jihad islamica palestinese" a Damasco. L'attacco dimostra che Israele "non permetterà che la Siria diventi una minaccia per lo Stato di Israele", ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, aggiungendo che nella lotta "al terrorismo islamico contro Israele, non sarà dispensato né Damasco né altri".
Catania, 13 mar. (Adnkronos) - "La politica tende a minimizzare il ruolo dei clan all'interno delle comunità e della capacità che hanno di raccogliere consensi. Quindi c'è una minore consapevolezza in questa direzione. Farsi condizionare significa mettersi a disposizione" dei clan. E' il monito del Presidente della Commissione regionale antimafia all'Ars Antonello Cracolici conversando con i giornalisti a Catania dove oggi si è trasferita la Commissione per le audizioni. "La politica se si mette a disposizione - dice - è inevitabilmente subalterna alla criminalità".
Catania, 13 mar. (Adnkronos) - "Oltre il 20 per cento dei comuni del catanese sono coinvolti in fatti di infiltrazioni, è un dato di fatto. Comuni sciolti per mafia, o per cui è stato deciso l'accesso. O per il quale verrà chiesto ei prossimi giorni, come a Ramacca". E' il grido d'allarme lanciato dal Presidente della Commissione regionale antimafia all'Ars, Antonello Cracolici, a margine delle audizioni a Catania. "E' evidente che c'è una condizione sulla quale bisogna guardare con molta preoccupazione quello che sta avvenendo nei territori - dice parlando con i giornalisti-Anche perché la mafia ha cambiato pelle, ha cambiato persino anagrafe".
Il Cairo, 13 mar. (Adnkronos/Afp) - Egitto, Hamas e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp) hanno accolto con favore le dichiarazioni di Donald Trump secondo cui “nessuno espellerà i palestinesi” dalla Striscia di Gaza, come il presidente americano ha dichiarato ieri alla Casa Bianca, in risposta a un giornalista che gli chiedeva se il piano di “espellere i palestinesi da Gaza” fosse stato menzionato durante le sue discussioni con il primo ministro irlandese, Michael Martin, in visita a Washington.
L'Egitto "afferma che questa posizione riconosce l'importanza di evitare il peggioramento delle condizioni umanitarie nella regione e la necessità di lavorare per soluzioni giuste e durature per la causa palestinese", ha affermato in una nota il Ministero degli Esteri egiziano.
Da parte sua, il portavoce di Hamas Hazem Qassem ha affermato che "le dichiarazioni di Trump sulla mancata espulsione dei residenti di Gaza sono state ben accolte". E apprezzamento è stato dichiarato anche dall'Olp: "Apprezziamo le dichiarazioni del presidente americano che conferma che gli abitanti della Striscia di Gaza non sono obbligati a lasciare la loro patria", ha scritto su X il segretario generale Hussein al-Sheikh.
Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - "L’anno scorso la Commissione scientifica ed economia del Farmaco dell'Aifa ha riclassificato, dalla diretta alla convenzionata, le gliptine, farmaci antidiabetici di largo utilizzo. È stata fatta questa riclassificazione sulla base di criteri scientifici. È una classe omogenea di farmaci, ci sono evidenze scientifiche, si è fatta un’analisi dell’impatto e a distanza di un anno possiamo dire che l’esperimento comunque ha funzionato. Effettivamente questi farmaci sono farmaci antidiabetici oggi molto utilizzati, sono di largo impiego, hanno un profilo rischio-beneficio estremamente favorevole, ma il fatto che si siano riclassificati ha portato anche a una maggiore aderenza terapeutica". Lo ha detto il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco Robert Giovanni Nisticò nel suo intervento da remoto oggi, al ministero, per l'evento 'Farmaco accessibile: bilanci e prospettive. Un anno dalla norma' promosso dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato.
"Il diabete - ha proseguito Nisitcò - è una patologia comunque cronica, che può portare a molte complicanze, quindi favorire l’aderenza, attraverso appunto canali distributivi che vadano verso la prossimità del paziente, è sicuramente una cosa importante. Quindi anche la rivalutazione della farmacia, della farmacia territoriale per raggiungere meglio il paziente, quindi della medicina di prossimità, della sanità di prossimità è sicuramente una cosa importante. Certamente il fatto di aver riclassificato farmaci, da un contenitore già molto sotto pressione a un altro, ci deve dire che sicuramente da un lato possiamo alleggerire quello che è il peso, la pressione del payback farmaceutico, dall’altro però ci sono nuove criticità che dobbiamo tutti insieme affrontare, ad esempio l’impatto sulle Regioni".
L'Aifa "rimane disponibile in tutto questo scenario e noi siamo chiaramente un’istituzione pronta a dialogare con tutti, per far sì che queste disposizioni della Legge di Bilancio abbiano poi la loro finalità, da un lato verso la salute dei pazienti, dall’altro anche verso la sostenibilità del Ssn" ha concluso.