“La ricerca deve essere al centro della crescita dell’Italia”. Per questo con il Pnrr “investiamo oltre 30 miliardi in istruzione e ricerca”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi in visita ai laboratori nazionali del Gran Sasso. Il premier ha sottolineato che saranno finanziati “30 progetti per infrastrutture innovative di rilevanza europea” e che “nei prossimi 4 anni” saranno destinati “6,9 miliardi di euro alla ricerca di base e applicata”. “La mia visita – ha aggiunto – è servita a capire meglio quale sia il contributo” che si può dare alla ricerca.

Il presidente del Consiglio ha quindi sottolineato l’importanza di puntare sulle donne in questo campo. “Realizzare il pieno potenziale della ricerca vuol dire puntare su chi è stato spesso ai margini di questo mondo: le donne. Per troppo tempo le posizioni di vertice nella ricerca scientifica sono state appannaggio degli uomini”, ha detto Draghi, sottolineando che “sono ancora troppo poche le ragazze che scelgono studi scientifici” e che tra le immatricolate nelle università italiane “solo una su 5 sceglie le cosiddette materie Stem”. “Si tratta di diseguaglianze che partono da lontano, addirittura dall’infanzia”, ha aggiunto il presidente del Consiglio che ha assicurato un ulteriore investimento di “1 miliardo” proprio per promuovere la partecipazione femminile al mondo delle scienze e delle tecnologie con il potenziamento delle materie Stem, anche per “superare gli stereotipi di genere”. L’obiettivo, ha concluso, è portare la percentuale di studentesse di queste discipline “al 35%” degli iscritti.

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