Per 26 anni un prete ha usato le parole sbagliate nel sacramento del battesimo e ora migliaia di americani rischiano di dover essere ribattezzati. L’errore è stato quello di usare un plurale al posto del singolare, ovvero la formula “noi vi battezziamo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” invece di “io ti battezzo”: se a qualcuno potrebbe sembrare una minuzia, per la Chiesa si tratta invece di un fatto gravissimo anche perché arriva proprio nelle parole chiave del rito. A raccontare la vicenda, avvenuta a Phoenix, in Arizona, è il New York Times: per più di 26 anni padre Andres Arango ha battezzato in modo sbagliato, fin dai suoi primi battesimi amministrati. L’errore è stato scoperto solo alla metà del 2021: il sacerdote ora ha lasciato il suo incarico regolare e si sta dedicando a tempo pieno ad aiutare coloro che sono stati colpiti dal suo errore.
È stato il Vescovo della diocesi locale, Thomas J. Olmsted, ad annunciare quanto successo: “Informo i fedeli che i battesimi celebrati dal reverendo Andres Arango, sacerdote della diocesi di Phoenix, non sono validi. Questa determinazione è stata presa dopo un attento studio da parte dei funzionari diocesani e dopo aver consultato la Congregazione per la Dottrina della Fede a Roma”, ha detto. Olmsted ha quindi spiegato che il problema con l’uso del plurale “noi ti battezziamo è che non è la comunità che battezza una persona, ma è Cristo, e Lui solo, che presiede a tutti i sacramenti, e quindi è Cristo Gesù che battezza”, le sue parole.