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Usa, il Senato dell’Arizona approva la legge che vieta l’aborto dopo 15 settimane di gravidanza: vale anche in caso di stupro o incesto

Il testo si ispira a quello già approvato in Mississippi e pochi mesi dopo un altro che ha ricevuto il via libera in Texas. A spiegarne l'obiettivo è la senatrice repubblicana Nancy Barto: "Il bambino nel grembo di una donna è una vita separata - ha detto - e ha bisogno di essere protetto. Ogni vita è sacra". Nel caso in cui dei medici decidano di trasgredire, la legge prevede anche la perdita della licenza e fino a un anno di reclusione

Anche l’Arizona si aggiunge agli Stati americani che negli ultimi mesi hanno deciso di mettere una stretta sul diritto all’aborto. Il Senato dello Stato sud-occidentale, controllato dai Repubblicani, ha infatti approvato un provvedimento che vieta l’interruzione di gravidanza dopo le 15 settimane. Una tempistica che non tiene nemmeno conto dei casi di incesto o stupro, per i quali si dovrà rispettare la nuova normativa. La proposta di legge, adesso, passerà alla Camera che dovrà anch’essa approvarla.

A spiegare la ratio del nuovo testo che riduce le possibilità di abortire per le donne dell’Arizona è la senatrice repubblicana Nancy Barto: “Il bambino nel grembo di una donna è una vita separata – ha detto – e ha bisogno di essere protetto. Ogni vita è sacra“. Nel caso in cui dei medici decidano di trasgredire, la legge prevede anche la perdita della licenza e fino a un anno di reclusione.

La nuova legge dell’Arizona prende esempio da quella approvata in Mississippi nel 2018, ora al vaglio della Corte Suprema, che dovrebbe decidere verso giugno. Ma non si tratta dell’unico precedente registrato negli Stati Uniti negli ultimi anni. Dal 2 settembre scorso è in vigore anche in Texas una nuova legge che addirittura vieta l’interruzione di gravidanza dopo le 6 settimane. Un testo che la Corte Suprema non ha bloccato e la cui validità è stata confermata anche dalla Corte d’Appello, dopo un’iniziale sospensione.