Il sostegno per chi vuole intraprendere un percorso terapeutico è stato inserito nel decreto Milleproroghe. David Lazzari, presidente dell'Ordine degli psicologi: "Rappresenta un tassello utile ma deve esserci un cambio strutturale"
Via libera al bonus psicologo, l’aiuto per chi vuole iniziare un percorso terapeutico. Ne dà notizia su Twitter il deputato Pd Filippo Sensi: “Ore 2.52. Le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio approvano il #bonuspsicologo. Grazie al governo per il lavoro fatto, ai gruppi parlamentari per il sostegno, a tutti coloro che ci hanno creduto. Si va in aula alla Camera. Un passo avanti decisivo”. Sempre Sensi si era detto fiducioso, alcuni giorni fa, che il bonus potesse essere approvato con il decreto Milleproroghe. Lo stesso aveva fatto il ministro della Salute Speranza.
Il bonus arriverà a 600 euro all’anno e potrebbe riguardare circa 18mila persone: sarà parametrato in base all’Isee, con il tetto massimo fissato a 50mila euro puntando a favorire i redditi più bassi. In tutto vengono stanziati ulteriori 20 milioni nel 2022, di cui metà per finanziare il bonus e l’altra metà per il reclutamento di professionisti per combattere il disagio mentale legato alle conseguenze del Covid.
Esulta Simona Malpezzi, capogruppo del Pd al Senato: “Un risultato importante per i cittadini e per il Pd che lo aveva proposto al Senato in legge di Bilancio e che con tenacia, nonostante le difficoltà, lo ha riproposto alla Camera dove finalmente è stato approvato nel decreto Milleproroghe. Si tratta di un primo segnale molto importante per tutte le persone che stanno soffrendo”. E conclude: “I cambiamenti che il Covid ha prodotto nelle nostre esistenze hanno generato grandi sofferenze e dolori che non possono essere ignorati. Ringrazio personalmente per il prezioso lavoro svolto al Senato Caterina Biti insieme a Eugenio Comincini e Paola Boldrini e Vanna Iori per la commissione Salute e alla Camera, Filippo Sensi che, con grande determinazione e perseveranza, ha proseguito questo lavoro, dimostrando la solidità del lavoro svolto dai gruppi parlamentari. L’approvazione del bonus di assistenza psicologica è una bella vittoria per il Pd ma, soprattutto, per il Paese”.
Soddisfazione anche fra gli esponenti M5s: “Un grande risultato, iniziato già in occasione della Legge di Bilancio con l’emendamento del Movimento 5 Stelle a firma Pirro e proseguito nel Milleproroghe con l’emendamento D’Arrando, approvato questa notte”. Così, in una nota congiunta, la deputata pentastellata Celeste D’Arrando ed Elisa Pirro, capogruppo M5S in Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama. “È importante superare i tabù legati alla salute mentale e al disagio psicologico proprio perché come si decide di andare dal medico se ci si rompe un braccio allo stesso modo bisogna fornire gli strumenti necessari affinché le persone possano rivolgersi ad uno psicoterapeuta qualora vivano un disagio psicologico”.
Il bonus psicologo ha attraversato un percorso complesso: inizialmente era stato inserito nella Legge di Bilancio 2022 e in seguito eliminato. Era stata perciò lanciata una petizione su Change.org per chiedere un intervento del governo, data la diffusione (in crescita) di depressione e ansia soprattutto fra gli adolescenti. “Volevamo più risorse, certo, e torneremo a chiederle. Ma la strada è tracciata ed è quella giusta”, commenta l’autore della petizione, il giornalista del TG1 Francesco Maesano: “Per questo, la petizione non si fermerà. Continueremo ad aggiornare sui prossimi passi e a chiedere attenzione a chi ha deciso e deciderà di firmarla con due obiettivi: rinnovare e potenziare il bonus nei prossimi anni; chiedere a tutti gli attori del settore di impegnarsi per realizzare, davvero e nei fatti, il diritto all’accesso ai percorsi di benessere e salute mentale e psichica.
In seguito all’apertura del ministro Speranza, il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop), David Lazzari, aveva fatto sapere che il bonus “rappresenta indubbiamente un cambio di passo. E’ un tassello utile. Ma non può bastare per dare risposte concrete alla domanda di aiuto di tanti italiani che soffrono di disagi psicologici, amplificati dall’emergenza pandemica. Serve una risposta strutturale: l’esigenza è quella di creare servizi ad hoc nelle Asl, oggi carenti”. E aveva fatto alcuni esempi: “Abbiamo proposto di istituire consultori psicologici nei Distretti e nelle Case di comunità lo psicologo di base che rappresenta un avanzamento culturale importante, e dovrà porsi come punto riferimento per il benessere mentale, così come il medico di famiglia lo è per la salute fisica”.