L’attività della Guardia di finanza ha riguardato le province Venezia, Padova, Milano, Bergamo, Mantova, Pavia, Udine, Pordenone, Bologna, Rimini, Firenze, Prato e Roma. Diciotto i cittadini cinesi indagati
Quasi ventidue milioni di euro. La Guardia di finanza di Venezia, su ordine della Repubblica, ha effettuato un sequestrato di beni mobili ed immobili di questa entità a cittadini cinesi sotto inchiesta per evasione fiscale nell’ambito del commercio di abbigliamento.
L’indagine è iniziata con l’analisi dell’operato di una persona che, pur risultando nullatenente, gestiva ingenti traffici di denaro, in entrata ed uscita, su conti correnti di diverse imprese tra loro collegate che non dichiaravano redditi al fisco. L’uomo ha effettuato bonifici verso Hong Kong e la Cina per oltre 3 milioni di euro. Nel corso degli accertamenti le Fiamme gialle hanno potuto accertare che tra il 2013 e il 2019 le imprese hanno registrato affari per 50 milioni di euro evadendone poco meno di 22 tra tasse e Iva, cifra che è stata sequestrata per ‘equivalente’.
Nel corso del sequestro circa 100 finanzieri hanno effettuato 20 perquisizioni in sei regioni in uffici di commercialisti nonché nelle abitazioni dei titolari e nelle sedi delle ditte coinvolte. L’attività della Guardia di finanza ha riguardato le province Venezia, Padova, Milano, Bergamo, Mantova, Pavia, Udine, Pordenone, Bologna, Rimini, Firenze, Prato e Roma. Diciotto i cittadini cinesi indagati.