Oltre alle misure per contenere i rincari energetici in bolletta che valgono complessivamente 5,8 miliardi, nel decreto bollette, il governo ha varato anche interventi per fronteggiare le ricadute della pandemia e sostenere specifici settori produttivi. C’è l’autorizzazione per lo stanziamento di 250 milioni di euro da destinare agli interventi di competenza del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, per l’acquisto di farmaci antivirali contro il SARS-CoV-2. Sul fronte degli aiuti alle imprese la Garanzia Italia concessa da Sace alle imprese con carenze di liquidità introdotta durante l’emergenza Covid sarà estesa anche alle imprese in difficoltà per gli “aumenti del prezzo dell’energia”. Arrivano altri 100 milioni per il 2022 per fronteggiare nei primi sei mesi dell’anno gli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione. Lo prevede la bozza del dl bollette all’esame del Cdm. La compensazione per i contratti in corso sarà determinata applicando le variazioni in aumento o in diminuzione dei relativi prezzi superiori l’8 per cento se riferiti esclusivamente all’anno 2022 ed eccedenti il 10 per cento se riferiti a più anni.
Il decreto dovrebbe contenere anche l’istituzione di uno specifico fondo per sostenere la transizione del settore auto verso le motorizzazioni elettriche. Intervento sui cui nei giorni scorsi si erano tenuti diversi incontri tra ministri dopo le reiterate richieste di industrie e sindacati del settore. Il fondo dovrebbe avere una dotazione di 800 milioni di euro per quest’anno e poi rifinanziato con un miliardo all’anno. Istituito anche un fondo con lo scopo di promuovere la ricerca e lo sviluppo della tecnologia dei microprocessori, la riconversione dei siti industriali esistenti e l’insediamento di nuovi stabilimenti in Italia: lo si legge nella bozza del dl bollette all’esame del Cdm. Lo stanziamento è ancora in corso di definizione ma riguarda un periodo che va dal 2022 al 2030.
Truffe sui bonus punite anche con il carcere – Il testo interviene sulla questione dei bonus edilizie per cercare di arginare le frodi che hanno riguardato queste agevolazioni. Per i crediti dei bonus edilizi sono possibili, oltre alla cessione del primo richiedente, “due ulteriori cessioni” ma solo se effettuate “a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo”. Lo prevede la bozza di decreto sulle “misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia” che reintroduce, in forma limitata, la possibilità di cessioni successive dei crediti. Inoltre “al credito è attribuito un codice identificativo univoco, da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni”. Le disposizioni si applicano alle cessioni inviate all’Agenzia delle entrate dal primo maggio 2022. Il decreto stanzia 350 milioni di euro a favore di Comuni, città metropolitane e province: 50 milioni per compensare i Comuni del mancato incasso dell’imposta di soggiorno e del contributo di sbarco nel secondo trimestre 2022 e 300 milioni come contributo straordinario per “garantire la continuità dei servizi erogati”. Lo si legge nella bozza del provvedimento.
Arrivano inoltre multe e anche il carcere per il “tecnico abilitato” che, nelle asseverazioni necessarie per ottenere i bonus edilizi, “espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione”, oppure “attesta falsamente la congruità delle spese”. La reclusione va da due a cinque anni e la multa da 50.000 a 100.000 euro. Pena aumentata “se il fatto è commesso per conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri”. E’ quanto si legge nella bozza del decreto che introduce “misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia”.
Nasce l’Anagrafe dei dipendenti pubblici – “Per il completo raggiungimento dei traguardi e obiettivi” della missione del Pnrr su digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella pubblica amministrazione e “per il completamento del fascicolo elettronico del dipendente”, nella bozza del decreto bollette all’esame del cdm è previsto l’avvio del censimento anagrafico permanente dei dipendenti pubblici, avvalendosi della base di dati del personale della PA, istituita presso il Ministero dell’economia e finanze.