L'emendamento soppressivo dei deputati Vita Martinciglio e Giovanni Currò chiede di annullare l'innalzamento ottenuto dal centrodestra con un blitz giovedì notte. "Come spiega benissimo uno studio di Bankitalia del 2021, un intervento del genere costituisce un favore enorme all’economia sommersa. Al contrario, con incentivi al tracciamento dei pagamenti si potrebbero recuperare risorse ingenti per abbassare le tasse", dichiarano
“Abbiamo presentato in Aula un emendamento soppressivo al decreto Milleproroghe rispetto all’innalzamento del tetto al contante, votato dal centrodestra contro il parere del Governo. Come spiega benissimo uno studio di Bankitalia del 2021, un intervento del genere costituisce un favore enorme all’economia sommersa. E in un Paese con circa cento miliardi annui di evasione questo non ce lo possiamo permettere”. Lo dichiarano i deputati M5S Vita Martinciglio e Giovanni Currò, capogruppo e vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, dopo il blitz di giovedì notte con cui il centrodestra ha riportato a duemila euro fino al prossimo anno il limite massimo ai pagamenti cash, che dal 1° gennaio si era abbassato a mille. “Al contrario”, proseguono Martinciglio e Currò, “con incentivi al tracciamento dei pagamenti si potrebbero recuperare risorse ingenti per abbassare le tasse, costruire nuove strade, nuove scuole, nuovi ospedali e garantire maggiori servizi ai cittadini”.
L’abbassamento del tetto da duemila a mille euro a partire dal 2022 era stato previsto dal decreto fiscale del 2020. La soglia è la stessa fissata nel 2011 dal decreto Salva Italia (governo Monti) e poi elevata a partire dal 2016 dall’esecutivo Renzi, con il risultato – secondo un paper pubblicato a novembre 2021 da palazzo Koch – di aumentare di 0,5 punti percentuali la quota dell’economia illegale. Contraria al ritorno a mille euro anche la Cgil: “Il nostro Paese, agli ultimi posti in Europa per l’utilizzo della moneta elettronica, ma ai primi per evasione fiscale, segna un grave arretramento nella lotta a quest’ultima”, ha dichiarato venerdì la vicesegretaria generale Gianna Fracassi. “Chiediamo che nel primo provvedimento utile si intervenga per ripristinare, anzi ridurre ulteriormente, la soglia del contante e a partire dalla legge delega, si rafforzino le misure di contrasto all’evasione fiscale e di trasparenza e tracciabilità di tutte le transazioni”.