Trentuno anni dopo il debutto a New York, Giorgio Armani inaugura oggi, 19 febbraio, a Milano, il suo primo store dedicato a A|X Armani Exchange, la sua linea più metropolitana e genderless, trasversale, pensata per i giovani e quindi con prezzi anche più accessibili. Era il 1991 quando lo stilista lanciò il progetto partendo dall’osservazione della realtà della strada, della vita quotidiana delle grandi metropoli come Londra e Tokyo, ben prima che questo diventasse un trend. Da allora le sue collezioni hanno fatto il giro del mondo, hanno rappresentato un baluardo di stile all’avanguardia: ora, però, è arrivato il tempo di tornare a casa, a Milano, e rimettere Milano al centro. “Ogni progetto che riguarda Milano, per me, ha un significato speciale. Il mio mondo non ha confini, ma il suo centro è qui“, ha spiegato il signor Armani. “Questa apertura rappresenta un passo importante nella storia del Gruppo Armani e nell’evoluzione di A|X Armani Exchange”. Le idee e i valori su cui si basa il brand si riflettono ancora oggi nell’abbigliamento e negli accessori che stanno al passo col ritmo veloce della strada, fedeli alla spontaneità e all’energia che fanno parte del Dna Armani, che in questa linea si manifesta più che nelle altre, con slancio futurista.
Un evento che anticipa l’inizio della Fashion Week, dando ufficiosamente il via alla Settimana della Moda milanese, in programma dal 22 al 28 febbraio: d’altra parte, trattandosi di Re Giorgio, non poteva essere altrimenti. Il luogo prescelto è l’edificio progettato da Gio Ponti/Fornaroli e fratelli Soncini negli anni ’50 e recentemente ristrutturato da Citterio&Viel: in pieno corso Vittorio Emanuele II, l’arteria centralissima che unisce piazza Duomo a piazza San Babila, il cuore pulsante della milanesità, l’epicentro dello shopping e dello struscio, crocevia di genti e storie. Un luogo altamente simbolico e rappresentativo, ritenuto da Giorgio Armani quello “perfetto per l’apertura del primo negozio in Italia”, proprio perché il suo “potere di richiamo per generazioni diverse di consumatori perdura nel tempo, il cui fascino attira un pubblico eterogeneo per età, provenienza, inclinazioni. L’atemporalità, per me, è importante, così come l’inclusione, che qui si realizza appieno. Sono orgoglioso di questo nuovo spazio, non solo perché è il più grande tra quelli aperti in Europa, ma perché testimonia il dialogo costante con la gente, al quale tengo oggi più che mai”, ha spiegato lo stilista.
Dopo Milano toccherà a Roma e poi in altre città europee come Berlino e Amsterdam, entro il 2022. Tutto è all’insegna della sostenibilità: metallo e vetro facilmente smontabili e riciclabili, ceramiche in materia riciclata per il 20/40%, come legno e carta da foreste controllate. Per spiegare A|X lo stilista a suo tempo aveva scelto l’immagine di una vite e un bullone, che ora ritorna più attuale che mai sulle vetrine: oggetti semplici, d’uso comune, multifunzionali e trasversali per eccellenza. Il minimalismo armaniano. Lo stesso che ritroviamo nella collezione qui in vendita, essenziale, contemporanea e inclusiva: propone capi e accessori accessibili, che hanno “il ritmo veloce della strada” e sono pensati per aiutare il pubblico a imporre l’espressione individuale, nel segno stilistico di Armani. Anche per questo lo stilista ha scelto di trovare gli addetti alla vendita con un casting quasi d’altri tempi, aperto a tutti. Se questa è la premessa, non vediamo davvero l’ora di scoprire cosa ci ha riservato Re Giorgio per le prossime sfilate!