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Radio Bruno licenzia quattro giornalisti nonostante gli ascolti in crescita: “Comportamento antisindacale, notizia arrivata con una telefonata”

Il licenziamento comporta anche ufficiosamente la chiusura delle sedi di Bologna e Mantova che si trovano in questo momento senza corrispondenti

Una telefonata di nemmeno un minuto e Radio Bruno licenzia quattro giornalisti della propria redazione. Si tratta di tre giornalisti (un uomo e due donne) della redazione di Bologna e della cronista che si occupa della sede di Mantova. Il licenziamento comporta anche ufficiosamente la chiusura delle sedi di Bologna e Mantova che si trovano in questo momento senza corrispondenti. La radio più ascoltata dell’Emilia Romagna con sede a Carpi, che negli anni recenti si è allargata in mezza Italia, e che solo nell’ultima indagine Ter relativa agli ascolti del secondo semestre del 2021 scoppiava di salute con oltre 800mila ascoltatori in Emilia Romagna – e un balzo in avanti del 23% in Lombardia con 128mila ascoltatori nel giorno medio – ha licenziato i quattro giornalisti adducendo a motivazioni economiche e di riorganizzazione della testata.

“Con una lettera chiederemo all’editore, Gianni Prandi, di rivedere questa decisione e abbiamo dato mandato ai nostri legali una denuncia per comportamento antisindacale visto che i licenziamenti sono arrivati all’improvviso e senza mai avere prima comunicato a lavoratori e sindacati i problemi che investono l’emittente – ha spiegato in una nota ufficiale Matteo Naccari, presidente dell’Aser – troppo facile indignarsi per le grandi vertenze che hanno rilevanza nazionale e ignorare quelle che si consumano a livello locale”.