Alla prima cittadina, eletta nel 2017 con liste civiche, vengono contestati 11 episodi di turbativa d’asta e uno di corruzione. In totale sono una ventina le persone finite nel registro degli indagati. Al centro dell'inchiesta anche i finanziamenti di oltre 1 milione di euro per la Coppa del mondo di canottaggio
Sedici misure cautelari, tra cui anche una destinata alla sindaca di Sabaudia Giada Gervasi, sono state eseguite in mattinata dal nucleo investigativo dei carabinieri di Latina. Nel procedimento, che coinvolge amministratori, funzionari pubblici e imprenditori si contestano, a vario titolo, i reati di corruzione, peculato e falso ideologico. In particolare, alla prima cittadina di area centrodestra, vengono contestati 11 episodi di turbativa d’asta e uno di corruzione. In totale sono una ventina le persone finite nel registro degli indagati. La prima cittadina è stata eletta alle amministrative del 2017 sostenuta da liste civiche. Nel 2018, in occasione delle elezioni Provinciali, la civica Gervasi era stata invece sostenuta anche da Matteo Salvini e dal Carroccio (che però in Comune siede all’opposizione). La prima cittadina, finita ai domiciliari, in serata ha ufficialmente presentato le dimissioni.
Secondo quanto emerge da una nota diffusa dal procuratore di Latina Giuseppe De Falco, tutte le quarantacinque attività balneari presenti sul lido di Sabaudia avrebbero goduto, nel tempo, di favoritismi e privilegi all’interno del Comune di Sabaudia. In base a quanto accertato dagli inquirenti “alcuni dipendenti pubblici sarebbero, in concreto, i titolari di alcuni stabilimenti e chioschi oggetto di favoritismi”. L’attività di indagine, condotta dal procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e dai sostituti Antonio Sgarrella e Valentina Giammaria, è iniziata nel novembre 2019 a seguito dell’incendio alla centrale termica dell’Ente Parco Nazionale del Circeo e alle minacce al Comandante della Stazione Carabinieri Forestali “Parco di Sabaudia”. L’episodio venne condannato anche dall’allora ministro all’Ambiente Sergio Costa che sul Blog delle Stelle lo definì “un atto vile” e “un gesto volto a condizionare chi ogni giorno lavora e lotta per la tutela della legalità e dell’ambiente”.
Le indagini sono durate più di sette mesi e, si legge ancora nella nota della procura, “hanno accertato e ricostruito undici episodi di turbativa d’asta, la formazione di innumerevoli atti falsi, nonché condotte corruttive che sarebbero state poste in essere dal sindaco di Sabaudia e da amministratori comunali, in concorso con imprenditori e funzionari comunali”. Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori “è finita soprattutto la Coppa del Mondo di canottaggio, che si sarebbe dovuta svolgere a Sabaudia nel 2020, con riferimento alla quale appaiono favorite ditte compiacenti all’amministrazione comunale, sia nella realizzazione del campo di gara sia nell’affidamento del servizio di manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica, per un giro di affari di circa 1 milioni di euro“.