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Olimpiadi Pechino, Remi Lindholm arriva a fine gara con il pene congelato: “Un dolore insopportabile”. Ecco come ha risolto il problema

"Si trattava solo di resistere e combattere. Lo sentivo congelato, il dolore era abbastanza insopportabile", le parole dell'atleta 24enne

di F. Q.

Un freddo terribile (-17 gradi Celsius), che lo letteralmente congelato, fino alle parti più intime. Parliamo di Remi Lindholm, lo sportivo finlandese che sabato 19 febbraio ha partecipato alla gara maschile di 50 km di sci di fondo ai Giochi di Pechino. Gara, tra l’altro, ridotta a 30 km proprio per le temperature molto rigide. L’atleta ha concluso in 28esima posizione, ma il dolore più grande si è fatto sentire subito dopo. Quando è arrivato al traguardo, stremato dalla fatica, dal freddo pungente e dalle raffiche di vento. “È stata una delle peggiori competizioni a cui ho partecipato – ha raccontato ai media del suo Paese -. Si trattava solo di resistere e combattere contro quel freddo incredibile. Potete ben immaginare quale parte del loro corpo era un po’ congelata quando ho finito. Lo sentivo congelato, il dolore era abbastanza insopportabile“. Come riportato dal Guardian, l’atleta si è poi sottoposto ad alcuni impacchi termici nella zona dell’inguine e del pene.

Una situazione analoga l’aveva vissuta a fine novembre scorso durante la prova di Coppa del Mondo a Ruka (in Lapponia) ma questa volta è stata addirittura più tosta. “Mi è dispiaciuto molto di non essere riuscito a disputare una gara migliore ma le folate di vento contrario hanno resto tutto più difficile“, ha infine concluso il 24enne.

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