A rivelare l’“insoddisfazione” del colosso dello streaming verso quella che doveva essere una sua punta di diamante è il sito davidemaggio.it
Alessandro Cattelan e Netflix sembrano già ai ferri corti. A rivelare l’“insoddisfazione” del colosso dello streaming verso quella che doveva essere una sua punta di diamante è il sito davidemaggio.it. Per Una semplice domanda, il programma on the road che vede il conduttore ex Sky incontrare persone più o meno comuni chiedendogli “che cos’è la felicità?”, le attese erano elevatissime ma già il posticipo della messa in onda non significava niente di buono. Una semplice domanda doveva andare in onda a fine 2021, ma il debutto è stato rimandato al 18 marzo 2022.
Pare infatti che da Netflix non ci fosse grande entusiasmo per il girato. Una certa delusione che ha subito portato alla richiesta di un nuovo e corposo lavoro di montaggio non previsto da parte di Fremantle (la casa di produzione anche dell’altro programma non proprio memorabile di Cattelan su Rai1, Da Grande) che è durato più del dovuto. Inoltre le puntate che inizialmente dovevano essere 8 sono state accorciate a 6. Netflix, comunque, ci ha creduto molto a Una semplice domanda fornendo come succede anche per altre forme seriali o per film tout court un budget di tutto rispetto con tanto di reclutamento di volti noti come Paolo Sorrentino, Roberto Baggio, Gianluca Vialli, Elio e Geppi Cucciari. L’attesa, ora, è per il prodotto finito: Cattelan sarà riuscito ad uscire finalmente dal guscio Sky?