L’ufficio federale di meteorologia MeteoSvizzera ha comparato i dati di questo gennaio con quelli degli ultimi 158 anni. Il totale delle precipitazioni sarà inferiore a un quarto del valore normalmente atteso, più precisamente risulterà pari al 22% di esso"
Sul versante meridionale delle Alpi non si vedeva un inverno così mite e secco da più di 150 anni: per la precisione dal 1864. Lo sostiene l’ufficio federale di meteorologia MeteoSvizzera, che ha comparato i dati di questo gennaio con quelli degli ultimi 158 anni.
Il risultato dell’analisi è netto: l’inverno meteorologico a Sud delle Alpi – che dura per i mesi di dicembre, gennaio e febbraio – quest’anno finirà con una temperatura media a di 1,8 gradi centigradi “superiore alla norma 1991-2020, mentre il totale di precipitazione sarà inferiore a un quarto del valore normalmente atteso, più precisamente risulterà pari al 22% di esso”. In pratica ha piovuto il 78 percento in meno.
Sempre in base alle analisi di MeteoSvizzera, quindi, “a sud delle Alpi una combinazione di temperature così elevate e precipitazioni così scarse non si era mai verificata durante la stagione invernale”. Non ne era stata registrata neppure una “temperatura media superiore alla norma di 1 grado e precipitazioni inferiori alla metà di quelle attese”. Le cause sono principalmente due. Innanzitutto le “condizioni anticicloniche persistenti caratterizzate da aria molto mite in quota, che ha contribuito a far registrare temperature miti soprattutto in montagna”.
Poi le “frequenti giornate con favonio“, cioè il foehn, vento caldo e secco, “che hanno innalzato le temperature anche alle basse quote”. MeteoSvizzera riporta inoltre i dati relativi alle stagioni invernali con valori più inconsueti. “Con un’anomalia termica di oltre 2 gradi rispetto alla norma 1991-2020, l’inverno più mite della serie storica – analizza il servizio meteorologico nazionale della Confederazione Svizzera – è stato quello del 2006/07, in cui la precipitazione fu però un pò più abbondante del normale. Al contrario, l’inverno più freddo risale al 1894/95, con un’anomalia di oltre 4 gradi rispetto alla norma e precipitazioni di poco inferiori alla media. L’inverno 2013/14 è stato in assoluto il più ricco di precipitazioni e ha fatto registrare una temperatura media stagionale di circa 1 grado superiore alla norma. Il meno piovoso è stato invece l’inverno 1980/81, che ha fatto registrare solo il 3% della precipitazione normale”.